Il presidente della IV Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale del Molise, Filomena Calenda, ha inoltrato al presidente della giunta regionale, Donato Toma, all’assessore ai rapporti con lo Iacp e politiche abitative, Roberto di Baggio, e al Sindaco della città di Isernia, Giacomo d’Apollonio, una richiesta di intervento urgente al fine di bloccare, in primis, gli sfratti esecutivi di diverse famiglie e, in seguito, rivedere la convenzione tra Comune e Ministero, onde scongiurare situazioni analoghe che potrebbero verificarsi di qui a poco.
“La situazione di alcuni alloggi dello Iacp di Isernia – sottolinea la Calenda – versa, ancora a distanza di anni, in una condizione di precarietà, la cui risoluzione presenta oggi più che mai, il carattere dell’urgenza. Quattro famiglie sono state raggiunte da un provvedimento di sfratto esecutivo e tutte presentano nel proprio nucleo familiare figli minori a carico”.
“Gli alloggi di viale 3 marzo – prosegue la nota – rientrano in quello che nel 2012 era il “bando sperimentale 20 mila alloggi in affitto”. Progetto questo realizzato dalla convenzione sottoscritta da Comune, promotore del bando e Ministero delle Infrastrutture. L’istituto autonomo case popolari, invece, risultava essere il mero gestore dei fabbricati.Il bando aveva come condizioni tutta una serie di parametri che all’epoca gli assegnatari rispettavano senza alcun problema. Negli anni però, le condizioni economiche dei titolari hanno subito alcune modifiche che non hanno permesso agli assegnatari di essere in regola con i pagamenti degli affitti. Ragion per cui, lo Iacp ha provveduto a dare corso agli sfratti esecutivi. Gli assegnatari lamentano, però, alcune incongruenze , perché i fabbricati pure essendo gestiti dallo Iacp, di fatto non risultano essere dello stesso Istituto, per cui i titolari non hanno maturato priorità rispetto ad altre domande da inoltrare per alloggi meno esosi. Non rientrano neppure, come riferisce sempre una delle affittuarie, nelle fattispecie degli sfratti per morosità, in quanto gli stessi non sono di classe A”.
“Una situazione – conclude la consigliera regionale – che in tutta evidenza, mostra criticità che necessitano di essere riviste in tempi stretti. Purtroppo sono diverse le famiglie molisane che versano in condizioni di precarietà economica, molte di queste hanno perso il lavoro e tante, nonostante abbiano una entrata sicura, non riescono ad arrivare a fine mese. Bisogna intervenire immediatamente per garantire serenità a quanti versano nelle medesime condizioni”.