Mappa dei rischi italiani, Anci Molise: “Importante strumento per condividere dati, interventi ed obiettivi”

L’Anci Molise ritiene particolarmente importante il lancio della “mappa dei rischi naturali dei Comuni italiani”, presentata in queste ore dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Lo strumento – si legge in una nota del Presidente Pompilio Sciullinasce da una proposta della Struttura di missione Casa Italia della Presidenza del Consiglio ed è stata realizzata attraverso l’integrazione delle informazioni e dei dati provenienti dalle banche dati di ISTAT, INGV, ISPRA, MIBACT, Protezione civile, Agenzia per la coesione territoriale e MATTM. La mappa si può navigare a questo link: http://www4.istat.it/it/mappa-rischi? Per ciascun Comune i dati sul rischio sismico, idrogeologico e vulcanico sono corredati da informazioni demografiche, abitative, territoriali e geografiche. Il sito è composto da due distinte sezioni: indicatori, per la selezione e la visualizzazione di indicatori di sintesi (report); cartografia, per la consultazione di mappe interattive a livello comunale e delle variabili associate. Particolarmente ricco il sistema di documentazione e di metadati, navigabile interattivamente, che guidano correttamente l’utente nella lettura di dati e indicatori”.

“È previsto – prosegue la notaun continuo aggiornamento del sito con nuove informazioni e ulteriori funzionalità utili all’utente. Anci Molise ritiene, inoltre, molto utile la condivisione dei dati sul nuovo portale, anche per rendere più visibile quanto i Comuni, stanno facendo per la prevenzione dei rischi, in stretto accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, guidato da Angelo Borrelli. Il Paese ha bisogno di strumenti per far conoscere rischi e fragilità ai cittadini, ai bambini e ragazzi in particolare partendo dalle scuole. I Comuni, unità di riferimento scelta dal portale, sono il fulcro delle politiche operative di prevenzione, di scelte e investimenti per combattere frane, alluvioni, rischio sismico, oltre che incendi boschivi e altre calamità naturali dovute anche al climate change”.

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