Nella mattinata del 6 febbraio 2019, la Squadra Mobile ha arrestato un 44enne di Campobasso, L.P., in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Campobasso.
L’uomo, sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare in seguito a una condanna per estorsione il 30 gennaio scorso, è stato rintracciato in un esercizio pubblico della stazione ferroviaria di Campobasso ed arrestato per evasione e detenzione ai fini di spaccio di cocaina. L’Ufficio di Sorveglianza, quindi, ha revocato la misura alternativa di cui beneficiava, ordinando la detenzione in carcere.
Nella stessa mattina, la Squadra Mobile ha dato esecuzione, inoltre, al provvedimento amministrativo dell’ammonimento, emesso dal Questore di Roma lo scorso 1° febbraio, a carico di G.G. di anni 62, residente a Pietracupa.
L’uomo, già destinatario di analoghi provvedimenti del Questore di Ancona e di quello di Campobasso, avrebbe posto in essere condotte vessatorie (stalking) nei confronti di tre diverse vittime, che però non avrebbero presentato querela nei suoi confronti.
Nell’ultimo caso, il 62enne avrebbe preso di mira una donna, con la quale aveva avuto una relazione, poi terminata e alla cui fine l’uomo non si era rassegnato, inviandole ripetutamente messaggi vocali ed sms molesti e dal contenuto offensivo e minaccioso. Nonostante la vittima avesse bloccato il contatto, lo stalker avrebbe continuato a molestarla telefonicamente, arrivando, lo scorso 16 gennaio, a presentarsi sotto casa a Roma.
Nei confronti dell’uomo è stato eseguito anche un ordine di carcerazione per cumulo pena, pari a un anno e 5 mesi di reclusione, emesso dalla Corte di Appello di Roma, in quanto precedentemente condannato, con due distinte sentenze del Tribunale di Roma, rispettivamente per i reati di violenza privata e molestia alle persone e violazione continuata degli obblighi di assistenza familiare.
Personale della Polizia di Stato in servizio presso il Posto fisso di Campitello Matese, inoltre, ha deferito alla competente Autorità giudiziaria un 49enne originario della provincia di Bari, considerato responsabile di furto aggravato e di resistenza a Pubblico Ufficiale in seguito al superamento, per diverse volte, delle reti di delimitazione che chiudevano la pista riservata ad una gara, rischiando di andare a schiantarsi sui mezzi battipista che stavano preparando il manto nevoso per il giorno seguente.