Occupazione e sport i temi affrontati nel corso del seminario “Let’s build! Costruiamo nuove opportunità” che si è svolto presso l’Aula Magna dell’ITST “G. Marconi” di Campobasso. L’incontro, organizzato dalla Nuova Pallavolo Campobasso e dalla Fipav Molise, ha proposto un percorso ideale che ha toccato in maniera trasversale diversi ambiti, da quello tecnologico a quello sanitario, ma anche logistico e manageriale.
L’iniziativa rientra tra quelle che l’Istituto scolastico propone nell’ambito dei progetti di alternanza scuola lavoro e le relazioni affidate ad esperti del settore unitamente alle testimonianze degli atleti e dei rappresentanti delle istituzioni sportive hanno posto l’interesse sulle effettive prospettive di impiego nel mondo del lavoro.
Dopo i saluti della vicepreside d’Istituto Prof.ssa Annalisa Gaddi, quelli del Presidente del Comitato Regionale Fipav Molise Michele Sacchetti e del Delegato Provinciale del CONI Campobasso Antonio Rosati, è toccato al Prof. Emanuele D’Artibale ricercatore presso Auckland University of Technology ed esperto in scienze motorie, illustrare il ruolo sempre più importante che la tecnologia gioca nello sport. “Chi ha una preparazione in ambito tecnologico è avvantaggiato in qualsiasi campo lavorativo e ora anche nello sport. Gli atleti che hanno l’opportunità di girare il mondo e hanno la capacità di trasferire le conoscenze acquisite sul campo, trovano occupazione non solo all’estero, ma anche in Italia.”
A seguire la relazione del Dott. Christian Musenga fisiatra e membro della Federazione Medico Sportiva Italiana che ha descritto gli standard antropometrici, valutativi e funzionali nello sport. Ha definito gli studenti “cellule totipotenti” (con impegno e passione possono diventare ciò che desiderano) e si è poi soffermato sui molteplici ruoli del medico nello sport con particolare attenzione alla certificazione medico sportiva e al pronto soccorso sportivo.
Fabio Fonte Assistant Coach della Nazionale Italiana Maschile di Sitting Volley, oltre a testimoniare la grande crescita del movimento a livello italiano ed internazionale, ha raccontato il suo lavoro di allenatore. Un’attività che assorbe tempo ed energie, dalla preparazione degli allenamenti alla gestione delle partite e delle trasferte, dall’aggiornamento continuo allo studio e affiancamento degli atleti, ma che rappresenta un vero e proprio esempio di passione che diventa una professione.
Anche per i Nazionali presenti, Giuseppe Di Mare ed Emanuele Di Ielsi, il sitting volley ha offerto delle opportunità, ha motivato ed ispirato, ha prodotto dei cambiamenti e delle scelte di vita: per lo schiacciatore azzurro una svolta concreta dopo un incidente sul lavoro, per il termolese Di Ielsi, la scoperta della robotica al servizio della disabilità e la decisione di iscriversi alla facoltà di ingegneria biomedica.
Infine l’intervento di Marco Pulitano che ha parlato ai ragazzi dal punto di vista dell’imprenditore ed ex giocatore di pallavolo: si può trarre un beneficio in ambito professionale anche dall’esperienza sperimentata da sportivo, il lavoro di squadra e la preparazione per una missione in trasferta come la preparazione per un allenamento, la vittoria o la sconfitta come la chiusura o meno di un contratto. In tutti i colloqui di lavoro chiede sempre se i candidati praticano o hanno praticato sport, un’attività che garantisce certamente un valore aggiunto.
La mattinata si è conclusa in palestra dove sotto gli occhi attenti del coach Fabio Fonte i ragazzi che fanno parte della squadra d’Istituto insieme ai nuovi atleti selezionati e ai Nazionali Di Mare e Di Ielsi hanno svolto un regolare allenamento di sitting volley: riscaldamento, esercizi e una breve partita.
Soddisfazione espressa da Paola Di Cesare, referente regionale per il sitting volley Molise: “È stato un seminario molto interessante, le relazioni di alto livello ed anche le testimonianze davvero emozionanti. Dietro ogni medaglia o successo sportivo c’è un lavoro enorme, l’atleta è il frontman, ciò che il pubblico vede, agli studenti delle classi quarte e quinte abbiamo proposto degli aspetti per nulla marginali, ma probabilmente meno noti o sottovalutati. Speriamo di aver stimolato la loro curiosità ed acceso delle lampadine: lo sport può rappresentare un campo su cui investire anche a livello professionale.”
Un successo per l’iniziativa che rientra tra i 5 progetti vincitori del Premio Cip Molise 2018 e che prosegue nei contenuti quanto già realizzato nel mese di aprile dalla Nuova Pallavolo Campobasso nello stesso Istituto con il progetto di promozione e divulgazione sportiva paralimpica “Tutti giù per terra, il sitting volley“.