“Sono felice e soddisfatta, perché ancora una volta con la tenacia e la determinazione ogni obiettivo che una persona si prefigge può essere raggiunto. Questa è una vittoria dedicata a Larino e al Molise, perché “l’agrario” di Larino è “l’agrario” di tutti i molisani. Mai avrei consentito, dopo la catastrofica chiusura dell’ospedale Vietri, anche la chiusura del glorioso e straordinario Istituto Tecnico Agrario ‘San Pardo’ di Larino, l’unico. Voglio ringraziare, sinceramente, tutti i miei colleghi consiglieri regionali che hanno votato il mio ordine del giorno, perché Larino non meritava un ulteriore affronto”. Così Aida Romagnuolo, capogruppo della Lega alla Regione Molise, che ha presentato sul problema un ordine del giorno in Consiglio regionale.
“Naturalmente – ha continuato Romagnuolo – non bisogna abbassare la guardia, dobbiamo essere vigili e attenti, non dobbiamo distrarci considerato i tanti furbetti che circolano nei palazzi che contano, quelle stanze dove con scaltrezza e cinismo si consuma e si decide la vita o la morte di una comunità, di un territorio e pertanto, dobbiamo tenere tutti gli occhi aperti, perché i tanti falsari potrebbero avere la meglio nonostante la netta posizione politica assunta dal Consiglio Regionale. Con questa vicenda – ha ancora detto Romagnuolo – ho ancora una volta avvertito che nel Molise è in atto una vera e propria guerra tra poveri dove a vincere è sempre o il più egoista, o coloro che hanno qualche colpo in più in canna e questo, non può essere più possibile, è inaccettabile, perché nonostante io riconosca la qualità e le professionalità dell’Istituto Superiore “Pilla” di Campobasso, trasformare l’indirizzo del proprio istituto da professionale a tecnico per il settore tecnologico, Agraria, Agroindustria, Agroalimentare, sarebbe stata una duplicazione, sarebbe stato come portare il meraviglioso agrario di Larino al patibolo e questo non è possibile. Ritengo anche necessario e doveroso – ha ancora proseguito Romagnuolo – ringraziare la professoressa Maria Giovanna Civitella, stimata e apprezzata docente che più di tutti con tenacia, perseveranza e abnegazione mi ha tenuto informata e con lei, tutte quelle persone e quei docenti che come me amano l’agrario ed hanno a cuore le sorti di Larino. Vista la sua storia, centralità, peculiarità e unicità riconosciuta in tutta la provincia e territorio regionale – ha concluso Romagnuolo – l’Istituto Tecnico Agrario ‘San Pardo’ opera sul territorio regionale da oltre mezzo secolo, è l’unico Istituto con convitto annesso, ha una propria azienda agraria, un frantoio per la molitura delle olive per lo studio di caratterizzazione degli oli monovarietali delle varietà autoctone molisane, ha un caseificio sperimentale, molteplici laboratori, nonché una storia territoriale per il mondo agricolo e quel prestigio, quella centralità tanto faticosamente conquistata nel corso degli anni da tutti coloro che, a vario titolo, hanno profuso le proprie energie ed il proprio impegno per il suo sviluppo, considerato che l’Istituto Tecnico Agrario “San Pardo” opera sul territorio regionale da oltre mezzo secolo ed è fortemente radicato nel territorio”.