Lunedì 29 ottobre 2018 alle ore 12 nella sede del Comitato Italiano Paralimpico, il Presidente della FIB, Marco Giunio De Sanctis, e il presidente UILDM, Marco Rasconi, firmeranno un protocollo d’intesa, alla presenza del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, nell’impegno ad individuare forme condivise di collaborazione volte a sviluppare l’attività motoria dei soci UILDM nella disciplina delle bocce e della Boccia paralimpica, anche attraverso attività promozionali, didattiche e formative.
Questo accordo mette in evidenza quanto Federbocce e UILDM condividano l’importanza dello Sport, come strumento per lo sviluppo di una “cultura della disabilità, che ponga al centro la persona e il suo diritto a una vita piena e indipendente”.
“Con il prestigioso protocollo che andiamo a firmare con UILDM – ha dichiarato Marco Giunio De Sanctis, presidente della FIB – si vogliono condividere azioni comuni con lo scopo di ampliare l’offerta sportiva sul territorio nazionale. Tra i nostri obiettivi c’è soprattutto quello di migliorare la qualità della vita con particolare attenzione alle persone con disabilità grave e gravissima e quello di raggiungere risultati tecnici di alto livello”.
“UILDM nasce per dare occasioni e opportunità di fare esperienze inclusive a chi ha una disabilità motoria – ha dichiarato Marco Rasconi, presidente UILDM – Lo sport è uno strumento prezioso di inclusione, partecipazione e crescita personale perché è uno spazio in cui ciascuno può sentirsi accolto e valorizzato per le proprie caratteristiche e capacità. Siamo molto lieti perciò della collaborazione che avvieremo con la Federazione Italiana Bocce, collaborazione che si configura come un altro tassello importante sulla strada dell’inclusione delle persone con disabilità. La boccia paralimpica è un’altra dimostrazione che tutti possiamo praticare un’attività sportiva, vivendola sia come stimolo sociale che come momento di competizione agonistica”.
UILDM nasce nel 1961 con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità, attraverso l’abbattimento di ogni tipo di barriera, e sostenere la ricerca scientifica e l’informazione sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Ha una presenza capillare sul territorio grazie alle 66 sezioni locali, i tremila volontari e i diecimila soci, che sono punto di riferimento per circa 30.000 persone. UILDM svolge un importante lavoro in ambito sociale e di assistenza medico-riabilitativa ad ampio raggio, gestendo anche centri ambulatoriali di riabilitazione, prevenzione e ricerca, in stretta collaborazione con le strutture universitarie e socio-sanitarie.