L’Olympia Agnonese perde per 1-2 l’incontro casalingo contro la capolista Matelica. Sul manto erboso dell’Acquasantianni di Trivento la squadra di Foglia Manzillo si mostra sprecona nella prima frazione di gioco e si taglia le gambe da sola nella ripresa regalando il vantaggio ai marchigiani che prima di allora non avevano mai impensierito Kuzmanovic. Granata privi di Cerase e La Forgia infortunati e Falco squalificato ma con a disposizione i rientranti Ricciardi e Litterio.
Il tecnico dei molisani sceglie di schierare i suoi con il 4-3-3 come nel secondo tempo di Francavilla ma rivoluzionando in parte i protagonisti con Kuzmanovic tra i pali, la difesa da destra verso sinistra composta da Corbo, Cassese, Carrieri e Gentile con Ricciardi a fare da metronomo sulla mediana supportato da Salifu e Pejic ed il tridente offensivo con Jawo ed Antonelli sulle corsie esterne e De Stefano centralmente. Mister Tiozzo decide di mischiare le carte in tavola rispetto a quanto visto nell’ultima uscita stagionale lasciando in panchina inizialmente Bugaro e Fioretti, lanciando nella mischia dal primo minuto Bittaye e Dorato. Matelica posizionato in campo con il consueto 4-2-3-1 con Arapi, Cuccato, Benedetti e Riccio con Pignat e Lo Sicco a fare da diga davanti alla difesa con Angelilli, Melandri e Bittaye a dare qualità e corsa alle spalle dell’unica punta Dorato.
L’Agnonese parte con la marcia ingranata e già al 5′ con De Stefano ottimamente servito da Lamin Jawo prova a mettere paura ad Avella che chiude ottimamente l’angolo di tiro dell’attaccante agnonese. Dopo un tiro velleitario di Pignat, scagliato nei primi minuti da fuori area e terminato al lato è ancora la squadra di casa ad affacciarsi dalle parti di Avella al 29’ quando Salifu scodella un pallone per Lamin Jawo che grazie ad un numero di alta scuola riesce a superare due avversari e ad entrare nell’area di rigore avversaria prima di lasciar partire un sinistro che non impensierisce il classe 2000 estremo difensore ospite. Due giri di lancette più tardi è Ricciardi a recuperare di mestiere un pallone in mezzo al campo prima di servire sulla corsa il gioiellino Antonelli che di sinistro prova a regalare il vantaggio ai suoi ma trova sulla sua strada l’estremo difensore biancorosso che fa capire subito ai granata di essere in giornata di grazia. E’ ancora Luca Ricciardi al 35’ su calcio di punizione ad invitare al tiro Antonelli che raccoglie il suggerimento del suo compagno di squadra ma si vede rimpallata la conclusione da Benedetti.
L’undici di casa prende con il passare dei minuti maggior fiducia nei propri mezzi ed al 38’ va due volte vicinissimo alla marcatura. Splendida ripartenza di Antonelli, imprendibile palla al piede a campo aperto, altrettanto sublime la sua rifinitura per Lamin Jawo che a pochi metri dalla porta avversaria ha tutto il tempo di scegliere dove indirizzare la sfera ma si lascia ipnotizzare da Avella che con la punta delle dita devia in angolo un pallone che il pubblico di casa aveva già visto in fondo al sacco.
Sul corner che ne scaturiva era ancora il Gambiano dell’Agnonese ad uscire sconfitto dal suo duello personale con Avella che con un colpo di reni va a togliere da sotto alla traversa l’incornata del numero nove di casa. La ripresa si apre con la doccia fredda per i supporter granata che al 49’ assistono increduli al primo errore in disimpegno di Carrieri e poi all’uscita con i pugni di Kuzmanovic sulla carambola che va a servire a Melandri su un piatto d’argento lo 0-1.
L’Agnonese subisce il contraccolpo psicologico ma resta ordinata in mezzo al campo e prova a far male al Matelica cercando meno il fraseggio rispetto a quanto visto nella prima frazione , cercando di sfruttare maggiormente i lanci lunghi per i due esterni offensivi, spesso micidiali nell’uno contro uno. Al 58’ ci prova ancora Basilio Antonelli, questa volta con una travolgente corsa di quaranta metri palla al piede che lo vede tagliare il campo da sinistra verso destra prima di scagliare un destro violentissimo verso la porta avversaria , deviato in corner da un avversario. Al 66’ su un fallo di mano di Cassese all’interno dell’area di rigore alto molisana (probabilmente involontario) si completa la beffa per i grifoni quando prima il direttore di gara assegna il penalty ai marchigiani e poi Fioretti lo trasforma spiazzando Kuzmanovic. Girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra, nell’agnonese Dezai , De Simone e Sorgente prendono il posto di un evanescente De Stefano, di uno stanco Salifu e di un brioso Antonelli, mentre nel Matelica dentro Favo, Franchi e Bugaro rispettivamente per Lo Sicco, Angelilli e Bittaye dopo che in precedenza Fioretti aveva rilevato Melandri.
Al 77’ arriva il gol della speranza per i granata con Gentile che di contro balzo dalla distanza lascia partire una conclusione da cineteca che va ad impattare sulla parte interna della traversa prima di terminare la propria corsa alle spalle dell’incolpevole Avella. Foglia Manzillo prova a dare nuova linfa ai suoi e decide di buttare nella mischia Bisceglia per Corbo e Pagano per l’ottimo Ricciardi mentre Tiozzo conclude i cambi a sua disposizione richiamando in panchina un non pervenuto Dorato per Santeramo.
L’Olympia ci crede e pigia sull’acceleratore, ci vuole prima un super Avella su un colpo di testa di Pagano e poi la decisione della terna arbitrale di annullare per fuorigioco un goal a Sorgente a far scaturire le ire dei padroni di caso sia sugli spalti sia sul rettangolo di gioco dove viene allontanato il team manager Ciccorelli per comportamento scorretto.
L’incontro tra mille interruzioni e continue scaramucce termina al 52’ con il rammarico dei padroni di casa che escono a mani vuote da una partita nettamente dominata dove il Matelica non ha mai calciato in porta. Ben 10 i calciatori finiti sul taccuino di Pascariello di Lecce, Cassese, Salifu, Lamin Jawo, Pejic e Pagano per i molisani e Cuccato, Avella, Lo Sicco, Benedetti ed Angelilli per i marchigiani.
L’Olympia Agnonese, sfruttando i pareggi di Avezzano e Castelfidardo si tiene stretto il terzultimo posto in graduatoria mentre il Matelica consolida il suo primato lasciandosi ad una lunghezza il San Nicolò Notaresco.
I granata torneranno in campo domenica prossima in terra romagnola contro il Forlì mentre il Matelica nel big-match di giornata se la vedrà proprio con la seconda della classe Notaresco.
Fabrizio Di Pietro