“Qualcuno lo ha detto chiaramente, altri hanno voluto evitare di dirlo: il MoVimento 5 Stelle è l’unica forza politica che ha indicato un giornalista come componete del Comitato regionale per le Comunicazioni, l’organo che, tra le altre cose, monitora la par condicio dell’informazione molisana. Tuttavia le logiche della vecchia politica hanno prevalso e la spartizione delle poltrone ha bocciato la presenza di addetti ai lavori al Corecom. Per carità, una nomina tecnicamente legittima, ma moralmente, e anche logicamente, fuori luogo. Insomma, noi avevamo indicato Giovanni Mancinone un professionista, un uomo interno alla categoria, per giunta evidentemente non vicino al MoVimento. Gli altri, tutti gli altri, non hanno voluto giornalisti”. A scriverlo, in una nota stampa, è il Movimento 5 Stelle.
“Infatti – prosegue la nota – l’Assostampa Molise, denunciando questo scempio, ha specificato la differenza tra la nostra indicazione e quella di tutte le altre forze politiche. Il sindacato dei giornalisti ha elogiato pubblicamente le nostre scelte: una risposta a chi (anche nel mondo dell’informazione locale) vede a torto nel MoVimento 5 Stelle un nemico. Certo, la presenza di giornalisti all’interno del Corecom (come abbiamo visto nei mesi scorsi) non basta a garantire che l’organo lavori nel rispetto delle proprie prerogative, ma la riteniamo una cosa basilare. Per tutto questo, la nostra delegazione parlamentare interesserà l’Agcom della questione. Non solo. Per la Commissione Pari Opportunità avevamo indicato la presidente uscente Gabriella Faccone, che in questi anni si è distinta per il lavoro svolto e per la sua capacità di fare rete, Aida Trentalance, conosciuta in tutta la regione per tante battaglie e Teresa D’Agostino, esperta in programmazione europea per le Pari opportunità. Allo stesso tempo, però, abbiamo ottenuto la tutela dell’interesse dei cittadini in tanti altri organi. Ad esempio – prosegue il comunicato stampa – la Comitato tecnico per lo Sport che, su nostra indicazione, accoglierà Lorena Ziccardi, un’atleta disabile, campionessa nazionale, una persona speciale che vi presenteremo presto e che può far fare alla nostra regione un salto di qualità su tante questioni. Ad ogni modo, la nostra posizione sulle nomine è un altro esempio di quanto (anche all’interno delle istituzioni) restiamo distanti dalle logiche della vecchia politica. Abbiamo partecipato per la prima volta all’indicazione perché i cittadini molisani hanno riposto in noi tanta fiducia e noi siamo tenuti a ricambiarli (anche) partecipando alla scelta delle persone giuste in ruoli importanti. È un modo per garantire trasparenza, per incidere positivamente nelle attività, per controllare l’operato degli altri e per arginare possibili storture. I fatti dicono che molte nomine hanno leso il principio di rappresentatività delle minoranze che impone (o imporrebbe) di tenere in debita considerazione la rappresentanza di tutte le forze politiche, a maggior ragione di quelle che hanno avuto una investitura dai cittadini. Ora attendiamo – conclude il Movimento 5 Stelle – che la discussione sulle nomine dell’azienda speciale regionale Molise Acque arrivino in Consiglio come previsto per statuto. Anche in quel caso daremo battaglia affinché la lottizzazione senza senso abbia fine”.