Anche il secondo dei due convegni organizzati dall’associazione culturale ‘Il Borgo’ ed inseriti nell’ambito delle manifestazioni dell’agosto carpinonese ha colto pienamente il segno.
Se nell’appuntamento precedente Franco Valente, con la sua analisi, aveva offerto la prospettiva della famiglia Caldora capace di arrivare – nel momento del suo apogeo – ad assumere un ruolo importante in campo nazionale, ma poi finita in secondo piano nel grande libro della storia dopo alcuni eventi che ne avevano determinato il declino, anche l’incontro con il direttore della biblioteca comunale di Isernia Gabriele Venditti, carpinonese prima ancora che studioso di avvenimenti storici, ha fornito uno spaccato legato all’esposizione oggettiva di fatti che – nella declinazione degli avvenimenti – hanno finito per finire in secondo piano.
Il tema scelto, ossia ‘il 1860 a Carpinone’, è stato occasione per passare in rassegna gli eventi della volontà popolare di restaurazione di fronte all’avanzata garibaldina.
Nello specifico, l’intento della serata che ha visto al tavolo il presidente dell’associazione Rocco Marra ed un membro del direttivo Dario Palladino, nonché il sindaco di Carpinone Pasquale Colitti, dimostratosi particolarmente vicino all’argomento, è stato quello come enunciato da Venditti di
rispettare gli avvenimenti togliendo qualsiasi sovrastruttura ideologico-dogmatica che ha portato ad un racconto degli eventi di storia locale, intrisi talvolta di aspetti all’insegna della mistificazione e di una lettura della barbarie storica legata alle figure del ‘cafone’ o del ‘brigante’.
Categorie che hanno avuto negli anni anche ad una rivisitazione degli eventi a più ampio raggio, affrontata però nell’analisi dell’ospite del ‘Borgo’ secondo un’ottica all’insegna dell’oggettivismo.
In particolare, al centro dell’attenzione sono finite tre date: quella del 30 settembre del 1860, momento di insurrezione del paese con un’improvvisata milizia cittadina che aveva cercato di riportare l’ordine costituito con tanto di ‘Te deum’ in onore di Francesco II. Ulteriori date al centro d’interesse, poi, saranno quella del 17 ottobre dello stesso anno con la battaglia di Pettorano (Pettoranello di Molise), prologo allo scontro tra esercito piemontese e borbonico al Macerone il 20 ottobre cui poi seguirà anche l’incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi e la prosecuzione di quella che sarà la letteratura delle vicende patrie.
In questo contesto trovano particolare riferimento le figure di Gennaro Ciccone che consegnerà il proprio pugnale al futuro re d’Italia per utilizzarlo contro il re borbonico o i capipopolo, sul fronte reazionario, Giovanni Tamasi e Pietro Venditti o, infine, Leonardo Valente, soldato della milizia borbonica morto nella prigione delle Finestrelle per non aver accettato il nuovo ordine costituito.
Nel mezzo anche atti giudiziari tra cui quelli legati al processo di Santa Maria Capua Vetere e quello della Corte d’Assise di Campobasso (ben 161 gli imputati, di cui una 50 morti durante il procedimento), il cui ultimo reduce (per buona parte degli accusati una pena ventennale) è poi venuto
a mancare nel 1901 e pagine di letteratura garibaldina che hanno lanciato sorte di ‘anatemi’ sul centro dell’hinterland isernino.
Ora – per il gruppo del ‘Borgo’ – ci sarà il lavoro sulla mostra che andrà avanti sino al prossimo 16 agosto con l’esposizione di francobolli, medaglistica, monete e manifesti legati al Novecento ed in particolare all’epoca dei due conflitti bellici mondiali.
Ulteriore momento di vetrina sarà poi quello di sabato (11 agosto) quando, in contemporanea con l’arrivo della ‘Transiberiana d’Italia’ col ‘treno del folklore’ ci sarà spazio per diversi eventi.
Gli appassionati nazionali di filatelia avranno l’opportunità di un annullo speciale predisposto da Poste Italiane con uno sportello mobile che funzionerà dalle 9 alle 13 in piazza Mercato, annullo che andrà a sugellare le quattro cartoline legate all’evento (una con una visuale del paese dalla stazione ferroviaria e tre con altrettanti angoli del centro storico).
Nell’annullo, infatti, è presente una locomotiva in funzione sulla Carpinone-Sulmona con riferimento alla mostra in corso (alla sua quinta edizione).
Oltre all’annullo, spazio anche per altri due appuntamenti. Dalle 9 e sino alle 20 sul piazzale della stazione ferroviaria sarà allestito un mercatino, denominato del ‘folklore’ con oggetti di antiquariato e modernariato, oltre che con l’opportunità di scoprire sapori e scorci tipici del Molise a cura dell’associazione Jano Canese.
Nel pomeriggio, poi, a colorare le vie del paese ed allietare i presenti saranno gli sbandieratori di Sessa Aurunca che, dalle 15 e sino alle 17, daranno vita ad un corteo che, partendo dalla chiesa di San Rocco, passerà poi per corso Aquilonia, la zona del Ponte Nuovo, piazza Mercato, via Roma, via Marconi, corso Umberto I, vico IV San Francesco, il piazzale antistante la chiesa di Santa Maria di Loreto, largo Trave e via Falcone.