Un grande traguardo, probabilmente un sogno che si realizza. Alisia Ialicicco, vincitrice di una borsa di studio presso la Martha Graham Dance School di New York per il Summer Intensive 2018, è pronta a spiccare il volo. La bravissima artista molisana aggiunge così un ulteriore tassello ad una carriera ricca che le ha già riservato diverse soddisfazioni e che potrà spingerla sempre più avanti, viste le sue ottime qualità tecniche e umane. Vincitrice della borsa di studio Mare Nostrum Elements Emerging Choreographer Series. Coreografa Emergente Italiana 2019, sarà in America, oltre che quest’anno, anche del prossimo 2019 per lavorare ad un processo creativo di una sua performance selezionando danzatori newyorkesi che avrà luogo presso La Guardia Performing Art Center di New York. Diplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza Triennio Contemporaneo e diplomanda al corso di Biennio metodologico in tecnica contemporanea, la Ialicicco ha messo sempre tanta passione in ogni allenamento e oggi raccoglie i frutti di quanto ha seminato.
“La possibilità di andare a New York nel centro Graham – spiega – è arrivata dopo un lungo percorso di studi con insegnanti americani nel progetto Tecniche di Danza Moderna di Caterina Rago, è stata un’emozione profonda, ricevuta come un regalo dopo uno studio triennale della Tecnica Graham presso l’Accademia Nazionale di Danza. Ho sempre cercato di intraprendere tutte le possibilità di miglioramento per il mio corpo ed a questo, ho fatto seguire la mente. Lo studio diretto che ogni giorno svolgo mi ha permesso di immergermi in un campo di conoscenza vasto ed infinito. A seguire la vittoria come coreografa emergente italiana che mi riporterà di nuovo a volare verso la grande mela, in un’altra veste, quella di coreografa. A questo si aggiunge l’interesse per la composizione coreografica, che amo in particolar modo per essere l’espressione del mio estro artistico nel quale cerco sempre di unire ricerca e sperimentazione, la bellezza del processo creativo si mescola alla gioia di vedere il frutto di tanti mesi di lavoro racchiuso in un atto artistico che fugge via ma è in grado di entrare nel corpo e nella mente di chi lo osserva. Sarà un onore per me lavorare con danzatori americani e creare una performance che andrà in scena alla fine del percorso ed in seguito riportare quest’esperienza nella mia terra ed ai miei allievi. La ricerca artistica deve essere un susseguirsi di possibilità, da raccogliere e coltivare e l’unico modo per rendere fertile tutto questo è una profonda capacità mentale, che lavora in modo costante, e che rende questo lavoro artistico un privilegio di vita”.