SPAZIO ELETTORALE – “La campagna elettorale è ormai al termine. Ho cercato di far conoscere a quanta più gente possibile la mia idea di Molise e spero di esserci riuscito. Un’idea racchiusa in una frase: il Molise che penso è uno dal quale nessuno vorrà più andare via o ne sarà costretto. Chiedo a tutti di aiutarmi votandomi”, a dirlo è Andrea Di Lucente, candidato alla carica di consigliere regionale nella lista Popolari per l’Italia a sostegno di Donato Toma.
Start-up, agroalimentare e marchi di qualità, digitalizzazione, utilizzo oculato delle risorse europee sono alcuni degli assi attraverso i quali lavorare per far ripartire il Molise.
Perché votare Di Lucente e il centrodestra? “Distruggere qualcosa che non è gradito è legittimo. Ma poi bisogna anche costruire. Il centrodestra può essere entrambe le cose: è mandare a casa i vecchi e permettere ai nuovo di operare. Ma noi che siano competenti e che siano capaci. Io credo di poter dare il mio contributo serio, la mia passione e la mia energia per la terra che amo”.
Quindi non i 5 Stelle? “I grillini vengono visti solo come uno strumento, anche se vuoto, per mandare a casa la vecchia politica. Io credo che la vera rivoluzione vada fatta all’interno del proprio schieramento, lasciando a casa chi in passato non ha soddisfatto le aspettative della gente e puntando sui volti nuovi, su chi condivide determinati ideali e ha un progetto serio. Chi vuole far capire che in passato non sono mancate le idee ma solo le persone giuste per attuarlo”.
E’ necessario un rinnovamento interno quindi? “Non serve girarci troppo attorno: certi soggetti andrebbero mandati a casa. I trombati, i riciclati? Ma non ne ha bisogno nessuno. Parlo da cittadino prima ancora che da candidato: diamo una chance al nuovo. Ci sono io e ci sono altre 180 persone nelle liste del centrodestra che rappresentano la novità. Ci sono mamme, giovani, professionisti capaci. Gente che può davvero dare una mano”.