I quattro vescovi delle Chiese del Molise promuovono, oggi 6 aprile 2018 alle 18, l’incontro pubblico “La priorità è il Molise. Proposte etiche per la politica molisana” con la partecipazione dei quattro candidati alla presidenza della Regione. Il confronto che avrà luogo presso l’auditorium Celestino V, in via Mazzini 80 a Campobasso, si articola in base ad un decalogo tematico, proposte etiche elaborate dai quattro vescovi, nei diversi ambiti per orientare e incoraggiare all’adesione ai principi di bene comune per il benessere collettivo: Giovani e lavoro; famiglia e natalità; chiesa e piazza del paese; strade e trasporti; campi e politiche agricole; scuola e cultura; sanità e cura dell’altro, accoglienza e immigrati; aziende, artigianato e commercio, turismo e ambiente. Su questi temi specifici, i vescovi molisani, mons. Giancarlo Bregantini (Campobasso-Bojano), mons. Camillo Cibotti (Isernia-Venafro), mons. Gianfranco De Luca (Termoli-Larino) e mons. Claudio Palumbo (Trivento) si confronteranno con i quattro candidati alle elezioni, nelle rispettive formazioni politiche. Seguirà un dibattito tra i candidati e il pubblico presente per sollecitare modelli di sviluppo. Il confronto è aperto a tutta la cittadinanza.
“La politica deve essere sovrabbondante di lungimiranza per questo – ha sottolineato Bregantini – la comunità molisana non deve rinunciare a compiere scelte politiche. Il fine è quello di convergere verso un unico centro: affermando il NO ad una politica dissociata dalle responsabilità e un SI fiero nei confronti della propria identità”.
L’identità molisana, dunque, è nella serenità del borgo secondo i vescovi del Molise con una comunità a misura d’uomo, non molto distanti dalla città. Il borgo va conosciuto, valorizzato nelle sue eccellenze e collegato per diventare una rete e un volano di nuove proposte fabrili.
Di seguito una sintesi del decalogo tematico che sarà distribuito integrale durante l’incontro:
Sintesi DECALOGO TEMATICO DI PROSPETTIVE E SFIDE
- GIOVANI E LAVORO.
SFIDA PIU’ GRANDE. Nuovi posti di lavoro in ascolto delle risorse territoriali. Evitare la fuga di cervelli con investimenti sull’Università. Infondere fiducia nei giovani. Potenziare i centri per l’Impiego. Utilizzare le esperienze del progetto Policoro: “un paese per i giovani”!.
Uscire, insieme e con dignità, dal labirinto, tramite il coraggio, la speranza e la solidarietà!”.
- FAMIGLIA E NATALITA’.
Culle vuote e invecchiamento dei Borghi: gravi insidie. Strategie ad Hoc. Turnazione delle aperture domenicali dei negozi e centri commerciali.
- CHIESA E PIAZZA DEL PAESE.
Valorizzare i beni culturali materiali religiosi con metodologie di custodia e di promozione. Investimento concreto per la creazione di posti di lavoro sulle piazze del paese e del borgo. Cultura diffusiva di conoscenza, riscoperta dei tratturi e del tipico coltivato .
- STRADE E TRASPORTI.
Attenzione ai collegamenti con le aree interne. Fortificare la piantagione di alberi da frutto per frenare le frane collinari. Ripensare ad una strada a quattro corsie per l’attraversamento del Molise. Incremento della ferrovia con l’elettrificazione.
- CURA DELLA CAMPAGNA E POLITICHE AGRICOLE.
Supporto della facoltà di agraria dell’UNimol per sperimentare in nuove coltivazioni ( nocciole e mandorle a supporto di un’industria dolciaria tipica). Consorzio per la produzione del latte attraverso cooperative.
- LA SCUOLA E LA CULTURA.
Tornare ad investire nella scuola dei borghi superando il nodo delle pluriclasse. Investimento in cultura nei paesi: sale multimediali, musei, luoghi di dibattito e di musica. Maggiore attenzione all’alternanza scuola- lavoro. Attenzione alla sicurezza degli edifici scolastici.
- SANITA’ E CURA DELL’ALTRO.
Strutture sanitarie locali decentrate. Salvaguardia delle realtà ospedaliere: Agnone. Venafro. Coordinamento tra le varie strutture ospedaliere: Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II. Concretizzare la costruzione della “cittadella molisana” della salute. Misure burocratiche più snelle per le case da riposo con un coordinamento regionale.
- ACCOGLIENZA E IMMIGRATI.
Piena valorizzazione dei giovani migranti come risorsa con adeguate politiche di integrazione e inclusione. Maggiore accoglienza nei borghi per rivitalizzarli. ( come nel caso dei popoli albanesi e croati di secoli fa).
9.AZIENDE, ARTIGIANATO, COMMERCIO. Aziende e industrie che conservano il “sapore del borgo”. Filiere agroalimentari da valorizzare ( il pollo molisano) Cura per la ITR. Valorizzazione del settore agricolo e della produzione locale. Dall’assistenzialismo alla vera produttività. Cura per i grandi stabilimenti e incoraggiamento dell’esportazione e, nello stesso tempo, difesa per le piccole e medie industrie.
- TURISMO E AMBIENTE.
IL turismo molisano ha le radici nel borgo che può trasformarsi in un albergo diffuso. Approvare sistemi di valorizzazione dei tesori naturali e storici del territorio.