Grido d’allarme per il tessuto produttivo locale. A lanciarlo questa volta è il presidente dell’Apem, associazione pubblici esercizi del Molise, Paolo Santangelo, a un accorato appello al mondo della politica, in vista delle Regionali del prossimo 22 aprile.
“Siamo – dice il pesidente Apem – in un periodo politico ed economico di forte cambiamento, spero che qualsiasi forza politica sia chiamata a governare, abbia una particolare attenzione nei confronti di un comparto economico produttivo in ginocchio da anni, comparto che racchiude piccole attività, spesso gestite da famiglie con l’intento di portare almeno uno stipendio a casa. Attività che un tempo erano il motore economico ed ad oggi purtroppo soffocate dall’avvento da anni della grande distribuzione e dalle grandi strutture produttive”.
“La nostra associazione – spiega Santangelo – rappresenta le attività che rientrano nella somministrazione, bar, pub, ristoranti, pizzerie, wine bar e, da anni lanciamo segnali di allarme sulle condizioni attuali del comparto e nonostante ci siamo battuti per anni, cercando di far capire al susseguirsi delle vare amministrazioni Comunali e regionali di quali fossero in parte le motivazioni della morte delle attività, nessuno si e mai preoccupato di ascoltare e magari mettere in atto strategie economiche capaci almeno di tamponare lo squilibrio tra domanda e offerta”.
“Attività pronte ad unire le forze per collaborare a progetti capaci di dare respiro al tessuto, ma purtroppo come è successo da anni, le amministrazioni politiche hanno assistito e contribuito in silenzio alla moria di piccole attività commerciali, senza preoccuparsi minimamente di quale fosse stato il problema di questo dissesto generale. Consideriamo che pochi giorni fa un monito è arrivato chiaro da una confederazione Nazionale del settore, chiudono in media 122 negozi al giorno, calcoli alla mano dal 2011 al 2016 chiudono 267mila attività commerciali, noi crediamo fortemente che la nostra Regione potrebbe diventare il fiore all’occhiello e l’eccellenza Nazionale, non è un caso che nostri connazionali che hanno sviluppato all’estero attività proponendo le nostre eccellenze tipiche del posto, hanno dimostrato che basta poco per avere successo semplicemente facendo conoscere lanostra professionalità e i nostri prodotti tipici alimentari. A tal proposito – conclude Santangelo – chiediamo un confronto pre-elettorale a tutte le forze politiche che scenderanno in campo in occasione delle elezioni Regionale per portare un nostro modesto contributo affinché si trovi una soluzione ad un problema molto serio di una crisi congiunturale legato prima di tutto alla forte pressione fiscale e al grosso problema legato al costo del lavoro”.