L’Olympia Agnonese esce sconfitta dal confronto casalingo contro il Castefidardo, che vince col minimo scarto, grazie alla rete di Montagnoli sul finale di primo tempo. Uno 0-1 pesante, soprattutto dal punto di vista psicologico, per una Agnonese che ha dominato sul piano del gioco ma si è dimostrata sprecona sotto porta dove Giglio è rimasto all’asciutto e De Stefano e Santoro non hanno disputato certamente la loro miglior partita.
Di Meo inizialmente lascia in panchina Rullo, presentando al completo la difesa a quattro che aveva ben fatto contro il Fabriano domenica scorsa con Corbo, Cassese, Frabotta e Litterio davanti a Faiella con Mady e Corso sulla mediana con Di Lollo vertice alto di centrocampo e Nyang e il nuovo acquisto Ceria sugli esterni a supportare Antonio Giglio, unico riferimento offensivo dei granata.
Vagnoni, invece, sceglie per il suo Castelfidardo una sorta di 4-3-3 con Selvaggio in porta, Mantini esterno basso di destra e Massi di sinistra con l’esperta coppia di centrali composta da Terrenzio e Giovagnoli, affidando le chiavi del centrocampo a Borgese, Pigini e Trillini, schierando in avanti il tridente composto da Pedalino centralmente e dai frizzanti D’Ercole a destra e Montagnoli a sinistra.
È buona la partenza dell’Agnonese che, rispetto all’ultima uscita stagionale, sin dalle prime battute di gioco si dimostra squadra volitiva, dotata di un buon dinamismo.
Castelfidardo sornione nei primi venti minuti di gara soprattutto, sorpreso dai ritmi di gioco a tratti vertiginosi imposti dai padroni di casa.
La prima emozione del match arriva al settimo minuto con Nyang che si fa spazio nell’area piccola avversaria e calcia praticamente a porta vuota addosso ad un difensore avversario tra l’incredulità del pubblico granata. All’undicesimo ancora i molisani vicini al gol con Di Lollo che dai venti metri non ci pensa su due volte e lascia partire un destro violentissimo che impatta sulla parte interna del palo della porta difesa da Selvaggio, che pur allungandosi sulla sua sinistra non è riuscito ad intervenire sulla bordata del centrocampista agnonese, per poi terminare fuori. Ancora Di Lollo, rivitalizzato dal nuovo ruolo cucitogli da Di Meo a rendersi pericoloso con un calcio di punizione dalla media distanza che trova il colpo di testa di Mady al centro dell’area di rigore marchigiana ma anche la risposta a terra di Selvaggio che si accartoccia a terra e fa sua la sfera prima di riavviare una nuova azione offensiva per la sua squadra. Al 44’ arriva la doccia fredda per i grifoni quando Mady perde maldestramente un pallone in mezzo al campo favorendo la veloce ripartenza dei fisarmonicisti che trovano la rete del vantaggio firmato Montagnoli, bravo a puntare la porta avversaria e a battere sotto la traversa, sul primo palo Faiella. Nell’occasione presa in controtempo anche la difesa granata, rimasta tra l’altro al 20’ orfana di Cassese costretto ad abbandonare il rettangolo di gioco per un infortunio alla caviglia, lasciando il posto a Rullo.
Nella ripresa l’Agnonese cerca subito di prendere in mano il bandolo della matassa, Di Meo prova dopo solo sette minuti a dare una svolta alla partita sostituendo due tra i migliori in campo Ceria e Litterio, regalando alla corsia sinistra due nuovi interpreti come Walter Guerra e Santoro, al 60’ è proprio l’estroso terzino di origini campane Guerra a costringere al fallo da espulsione Terrenzio dopo una bella serpentina.
Di Meo prova a giocarsi anche la carta De Stefano al posto di un buon Di Lollo per una agnonese ancor più a trazione offensiva e al 70’ ne ridisegna lo scacchiere buttando nella mischia Ferraro al posto di Corso cercando di sfruttare le sue caratteristiche e dare più ampiezza al gioco della sua squadra. Proprio il funambolico centrocampista campano inventa un bel pallone per la corrente Santoro che a pochi metri dalla porta cicca la sfera facilitando la respinta dell’estremo difensore biancoverde. Dopo due giri di lancette ci provano nuovamente i padroni di casa con Guerra che disegna col mancino un cross molto bello per De Stefano che in area stoppa di petto prima di calciare in rovesciata verso la porta di Selvaggio che con un colpo di reni va a togliere il pallone da sotto la traversa tra l’incredulità del pubblico di fede granata. All’84’ è ancora l’Agnonese ad andare vicinissima al gol con Giglio, cercato da Nyang con un bel traversone su cui l’ex Cassino si fa trovare pronto di testa ma senza inquadrare la porta per questione di centimetri. Girandola dei cambi anche nel Castelfidardo che manda al 65’ in campo Calabrese per Pedalino e Minaylov per D’Ercole e poi Burini per l’autore del gol Montagnoli e Lispi per Trillini. L’ultimo sussulto del match è di marca Castelfidardo con Calabrese che su calcio di punizione impegna severamente Faiella, costretto a deviare in angolo. Cinque i minuti di recupero assegnati dal direttore di gara, assedio agnonese che non porta però buoni frutti e gara che si conclude al 50’ con il triplice fischio di Grasso della sezione di Ariano Irpino.
Sconfitta immeritata per l’Agnonese che ha giocato sicuramente un buon calcio e ha cercato per quasi tutto il secondo tempo il pareggio costringendo i fisarmonicisti a rintanarsi nella loro metà campo. Tanto rammarico per le tante occasioni sprecate sotto porta dagli alto molisani e per una superiorità numerica non sfruttata al massimo. Buona la prestazione del nuovo acquisto Ceria, tra i migliori in campo sicuramente Di Lollo, Guerra e l’intero pacchetto arretrato per l’Agnonese. Senz’altro ancora deludenti le prestazioni di Santoro e Giglio dai quali il pubblico del ‘Civitelle’ si aspetta molto di più.
Gara al di là dell’espulsione di Terrenzio, abbastanza corretta con i soli Rullo e Guerra per l’agnonese e Mantini e Trillini per il Castelfidardo finiti nella lista degli ammoniti.
L’Olympia tornerà in campo domenica 28 gennaio in riva all’Adriatico contro il Francavilla, il Castelfidardo giocherà nella stessa data contro il Fabriano.
Fabrizio Di Pietro