“Prendo spunto dalle condivisibili dichiarazioni del Presidente del Consiglio Comunale di Campobasso, Michele Durante, per fare una riflessione sulle vicende a dir poco vergognose degli ultimi giorni. Il grande blitz di alcuni consiglieri regionali, che sono riusciti a bypassare, con abile strategia, l’election day del 04 marzo, cosa comporterà per le tasche dei molisani?”. A porsi la domanda, esprimendo il proprio pensiero attraverso una nota stampa, è il sindacalista Pasquale Guarracino.
“Oltre al costo delle giornate elettorali, ci saranno centinaia di migliaia di euro dei molisani – scrive Guarracino – che andranno a riempire le tasche già gonfie dei Consiglieri regionali, per coprire le indennità che matureranno fino al momento del voto. Ed allora, io chiedo con forza – e vorrei poterlo pretendere – che tutti i soldi dei molisani destinati alle indennità dei Consiglieri e degli Assessori regionali maturati fino al giorno delle elezioni regionali vengano destinate a coprire almeno una parte delle vertenze di lavoro rimaste irrisolte. Che si dia un pò di respiro a ai nostri disoccupati, agli inoccupati e a tutti i lavoratori ormai alla canna del gas, invece che ingrassare sempre le solite pance”.
“Ciò che condanno – prosegue Guarracino – è la modalità con la quale una parte dei Consiglieri Regionali allineati con l’idea del Presidente Frattura hanno fatto slittare le elezioni; se tale abilità fosse stata utilizzata in questi anni di governo, non ci troveremmo con i lavoratori e gli ex lavoratori perennemente fuori ai cancelli del Consiglio Regionale. Ed allora, insisto: i soldi delle indennità dei Consiglieri Regionali vengano utilizzati per i nostri disoccupati, oppure per finanziare i settori del turismo e del commercio, oppure per non pubblicare gare di appalto che portano i lavoratori alla fame, visti i ribassi delle prestazioni. Si può fare tanto, con i soldi dei molisani. Se si faranno sfuggire anche questa occasione di parziale riscatto – mi chiedo – come faranno i Consiglieri Regionali a dormire la notte? Vergogna”.