Il Consiglio regionale del Molise ha bocciato con dieci voti contrari e dieci a favore l’emendamento presentato dall’ex governatore Michele Iorio sull’accorpamento delle elezioni regionali il 4 marzo 2018, quando secondo la proposta del consigliere regionale di centrodestra si sarebbe dovuto votare sia per le Politiche che per le Regionali.
Palazzo D’Aimmo è chiamato a votare l’esercizio finanziario in una seduta fiume, iniziata dopo mezzogiorno, che vedrà anche la modifica alla legge elettorale, per abbassare la soglia di sbarramento delle coalizioni dal 10% all’8%, così come da osservazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A questo punto si va verso lo slittamento delle elezioni regionali ad aprile, presumibilmente il 22, anche perché il 18 gennaio è il termine ultimo per accorpare le due tornate elettorali.
“Ho richiesto che il Consiglio regionale – ha scritto Iorio in una nota stampa – si esprimesse sull’opportunità di votare il 4 marzo anche per le regionali, con o senza le modifiche alla legge elettorale. I soliti 11 hanno votato contro, compreso il presidente del Consiglio. L’obiettivo di questa maggioranza è quello di garantirsi un futuro isolando il Molise dal contesto politico nazionale: vista la diaspora nel Pd e la confusione di una parte del centrodestra, è molto meglio sperare “nell’aiutino” di qualcuno una volta definita la situazione nazionale. Tutto ciò sarebbe stato inimmaginabile in una situazione di normalità politica. E’ inutile ripetere la storia di come siamo giunti a questa decisione ma una cosa è certa: prevale l’interesse personale su quello dei molisani. Con buona pace di chi a questa maggioranza aveva affidato il proprio destino fatto di promesse ed impegni mai soddisfatti. Occorrerà qualche mese in più ma il Molise cambierà”.