OLYMPIA AGNONESE – FABRIANO 1 – 0
Olympia Agnonese: Faiella 6, Corbo 6,5, Litterio 6, Frabotta 6, Cassese 6, Corso 6,5 (75’ Di Lollo sv), Nyang 7 (83’ Lo Destro sv), Mady 7, Giglio 6, Ferraro 6,5 (62’ De Stefano 6), Santoro 6 (72’ Guerra 6). A disp. Venturini, La Bua, Gentile, Ciotoli, D’Aversa. All. Giuseppe Di Meo 6,5.
Fabriano Cerreto: Monti 6, Conti 5,5 (61’ Zepponi 6), Girolamini 5,5, Ibojo 5,5, Tafani 5 (33’ Compagnucci 6), Labriola 6, Cusimano 5 (46’ Piergallini 5), Forò sv (26’ Sassaroli 5), Zuppardo 5, Bambozzi 5, Pero Nullo 5 (70’ Rossi sv). A disp. Spitoni, Balducci, Baldini, Marchionni. All. Sauro Trillini 6.
Rete: 15’ Mady (OA).
Arbitro: Mattia Ubaldi della sezione di Roma 1 voto 6,5 (Crescenzo Mazzuccolo della sezione di Nola e Patruno Maurizio della sezione di Bari).
L’Olympia Agnonese vince per 1-0 il match casalingo contro il Fabriano Cerreto e porta a casa tre punti importantissimi in chiave classifica. Gara scialba dal punto di vista delle emozioni, risolta da un colpo di testa di Mady su un corner battuto magistralmente da Ferraro.
Agnonese priva in partenza dello squalificato Rullo e degli infortunati Di Lollo e Walter Guerra, solo in panchina.
Il tecnico molisano opta inizialmente per schierare i suoi con un 4-2-3-1 con Faiella preferito a Venturini tra i pali, con Cassese e Frabotta al centro della difesa, supportati dai due esterni bassi Corbo e Litterio, con Corso ad imbastire il gioco sulla mediana con Mady a fargli da spalla e con Ferraro posizionato qualche metro più avanti sulla stessa linea dei due esterni Niang e Santoro ad agire in appoggio all’unica punta di ruolo Giglio.
Il Fabriano di Sauro Trillini sceglie il 4-3-3 per cercare di arginare la manovra dei grifoni e di sfruttare le ripartenze con due esterni rapidi come Conti e Pero Nullo.
Il tecnico marchigiano manda inizialmente in campo una squadra esperta e compatta tra le linee con Monti in porta, difesa composta da Tafani a destra, Labriola e Ibojo centrali e Girolamini a sinistra, a centrocampo con Cusimano, Forò e Bambozzi ed il tridente offensivo composto dagli esterni Conti e Pero Nullo e dal centravanti boa Zuppardo. Dopo cinque minuti di gioco ci prova subito il Fabriano a rendersi pericoloso con Pero Nullo che punta il diretto avversario prima di convergere verso l’area di rigore agnonese e lasciar partire un tiro forte ma centrale, facile preda di un attento Faiella.
Al 15’ sono i molisani a sbloccare il risultato con Mady che stacca imperiosamente di testa al centro dell’area di rigore marchigiana su un calcio d’angolo battuto in modo esemplare da Ferraro spedendo la sfera in fondo al sacco imparabilmente.
L’Agnonese, nonostante il vantaggio, continua ad esprimere un gioco farraginoso e poco fluido, Corso prova a disegnare delle geometrie in mezzo al campo ma spesso non riesce ad innescare i due esterni, Giglio lotta su ogni pallone ma non riesce mai a rendersi pericoloso dalle parti di Monti tranne che su una bella imbeccata da parte di Ferraro che lo trova sulla corsa al centro dell’area di rigore avversaria sulla quale non riesce a trovare l’impatto con il pallone ma solo la segnalazione di off side rilevata dall’assistente Patruno.
Parte nevralgica del primo tempo povera di idee, dove la tensione emotiva e la voglia di fare risultato delle due contendenti hanno preso il sopravvento.
I padroni di casa si riaffacciano dalle parti di Monti al 42’ con Nyang che sfugge alla marcatura del suo diretto avversario sulla corsia di destra e mette al centro un pallone a filo d’erba che viene prima ribattuto dalla retroguardia marchigiana e poi spedito in angolo dall’estremo difensore ospite che sul proseguo dell’azione è costretto a deviarlo in corner dopo la conclusione ravvicinata di Ferraro. Fabriano sfortunato, che perde per infortunio prima Forò al 25’ e poi Tafani al 32’, sostituiti rispettivamente da Sassaroli e Compagnucci.
Al rientro dagli spogliatoi Trillini prova a mischiare le carte in tavola inserendo Piergallini al posto di Cusimano per cercare di avanzare di qualche metro il raggio di azione della propria squadra mentre Di Meo sceglie di confermare in toto l’undici iniziale.
Al 61’ è Nyang a cercare l’azione personale superando un paio di avversari e calciando verso la porta dei cartari ma trovando l’ottima risposta da parte del classe ‘99, Monti. Girandola dei cambi da una parte e dall’altra con Zepponi e Marchionni nel Fabriano che rilevano Conti e Pero Nullo e De Stefano e Guerra nell’agnonese al posto di Ferraro e Santoro. Al 68’, poco prima di lasciare il campo, è Santoro a servire Giglio che sulla corsa calcia di sinistro verso la porta di Monti che si disimpegna egregiamente con i piedi in angolo. Di Meo regala uno scorcio di gara anche a Di Lollo e Lo Destro al posto di Corso e Nyang. Dopo quattro minuti di recupero il direttore di gara Ubaldi, mette fine alle ostilità. Pubblico di casa poco soddisfatto per la prestazione dei granata ma nello stesso tempo appagato dai tre punti incamerati.
Analizzando la gara si può dire che l’Agnonese, nonostante la prova non esaltante, ha mostrato cinismo e caparbietà. Sicuramente va evidenziata l’ennesima prova sublime dell’intero pacchetto arretrato agnonese ed in particolare la prestazione di Cassese che ha diretto con personalità un reparto oggi primo di un veterano come Rullo. Buono anche l’esordio di Davide Corso che nonostante non avesse ancora i novanta minuti nelle gambe ha messo in mostra le sue indiscusse doti tecniche e grande esperienza. Gara molto corretta e ben arbitrata da Ubaldi di Roma1, costretto a riportare solo i nomi di Faiella e Cassese per l’Agnonese e di Conti e Girolamini sul suo taccuino nella lista dei cattivi.
L’Agnonese tornerà in campo domenica prossima di nuovo tra le mura amiche contro il Castelfidardo con la speranza di recuperare a pieno Guerra e Di Lollo, forte del rientro di Rullo e con l’asso nella manica rappresentato dall’arrivo in settimana di un attaccante di qualità. Il Fabriano, dal canto suo, tornerà a giocare in casa il prossimo 21 gennaio contro i rossoblù del Campobasso.
Fabrizio Di Pietro