Tutti insieme hanno convenuto che sia il tavolo antiviolenza a coordinare le azioni e fare rete. L’obiettivo resta quello di avere una unità di intenti nel fronteggiare un problema che, se affrontato nella maniera sbagliata, non lo si risolve e si mettono le vittime in pericolo.
La presidente della IV Commissione, ha puntato a far emergere quelle che finora sono state le criticità del sistema, mettendosi dalla parte di una vittima che chiede aiuto dopo essere stata maltrattata dal partner. E’ stato in questo modo che è venuta fuori la necessità di un maggiore coordinamento tra le parti in causa. Emerge inoltre la necessità di avere un osservatorio che possa mettere insieme i dati che vengono fuori dai singoli interventi. Successivamente è stata sottolineata la necessità di pensare, come previsto dalla Convenzione di Istanbul, alla riabilitazione sociale dell’uomo maltrattante. Dal punto di vista politico il presidente Paolo di Laura Frattura ha ribadito che la Regione come legislatore è presente e sensibile alla tematica e ha aggiunto che chi è al tavolo si deve presentare senza bandiere ma con proposte che la Regione valuterà.
“Il tavolo tecnico siamo tutti noi – ha dichiarato la presidente della IV commissione consiliare Nunzia Lattanzio – dobbiamo lavorare dove la violenza è più forte. Il tavolo é la nostra cabina di regia. Dobbiamo essere tutti uniti eliminando le criticità. Dobbiamo tutelare tutte le donne del territorio e intervenire a sostegno della figura maltrattante che abitualmente é l’uomo ma potrebbe non essere l’uomo. Vorrei vedere la legge camminare, vorrei vederla in vita attraverso una buona sintesi”.