Un evento importante e molto partecipato che dà l’avvio alla stagione congressuale della UIL, che culminerà con il proprio congresso regionale, il 23 aprile.
La Segretaria regionale, Tecla Boccardo, ha specificato come“siano trascorsi più tre anni e mezzo da quando questo cammino prese il via il 3 settembre del 2014. Tre anni in cui il lavoro fatto è stato tanto, spesso difficile, ma che grazie al sostegno di tutti, delle nostre categorie, dei nostri iscritti e di quanti ci sono stati accanto ha portato a importanti risultati. Abbiamo fatto grandi passi in avanti, unificando la Uil in un’unica entità regionale e divenendo un esempio per molte altre realtà nazionali. Abbiamo cercato di essere impegnati su tutti i temi, attenti a tutti i problemi che ci si ponevano davanti ed è indiscutibile che molti di essi che trovammo allora, esistono ancora. Tuttavia, in questi anni, siamo comunque riusciti ad essere centro di attenzione con il nostro protagonismo, la nostra proposta, sempre articolata e vicina alla realtà e che ci ha resi punto di riferimento per i nostri iscritti, ma anche per la politica che non può non considerare le nostre idee e le nostre rivendicazioni. LA UIL in Molise, come in Italia, cresce, probabilmente perché è riuscita a interpretare i bisogni delle persone, senza cavalcare disagio sociale, rabbia e protesta. I disagi necessitano di risposte, non di chi li cavalca. E noi lo abbiamo fatto, al massimo delle nostre forze, su tutti i tavoli, nelle assemblee, non risparmiandoci mai. Viviamo in una regione in perenne difficoltà, innanzitutto strutturale. Una regione che ci vede come parte sociale nella posizione di dover contribuire a riprogettare questo futuro. Area di crisi complessa, Zes, Patto per il sud. Risorse per milioni di euro, ottenuti grazie allo sforzo del sindacato tutto che, quando lavora unito, riesce a portare a casa risultati importanti. Come rendiamo competitivo un territorio, appetibile a imprenditori e investitori con una burocrazia sovraccarica, con collegamenti inesistenti e con tasse altissime? La Uil ha presentato alcuni mesi fa il proprio Manifesto per lo sviluppo, in cui è sintetizzata la propria idea di crescita. E ci auguriamo che chiunque può contribuire faccia altrettanto, spingendo con noi verso un progetto strategico condiviso, che punti a un utilizzo migliore delle risorse, scommettendo su pochi progetti, ma qualificati. Non è più sostenibile essere convocati dalle Istituzioni solo per affrontare le emergenze e mai per confrontarsi intorno a un’idea di sviluppo vera è percorribile. Lancio una sfida – ha proseguito Boccardo – in ottica del nostro congresso regionale e che si fonda su 5 parole fondamentali: LAVORO che deve essere sicuro, con una reale lotta al precariato e al lavoro sottopagato. DIRITTI, esigibili, alla salute, alla sicurezza, all’ inclusione sociale, alla dignità, alla mobilità delle persone e che punti alla riduzione delle sacche di povertà. SVILUPPO, sostenibile, governato, che guardi all’innovazione, con il coinvolgimento dell’ Università nei processi di modernizzazione. PERSONA, intesa come essere umano, perché tutto ruota intorno alla persona e che mai deve essere emarginata. E la Uil continuerà a metterla al centro della sua iniziativa. Lo faremo con le nostre categorie, i nostri servizi, cuore della nostra organizzazione. Chi viene in casa nostra, deve trovare il massimo dell’attenzione a proprio favore. INSIEME: Che vale sia per il nostro interno, che per l’estero, attraverso percorsi collettivi con tutte le forze sociali, salvaguardando il Molise come entità autonoma, dal punto di vista giuridico, amministrativo, dei servizi. Il 23 aprile celebreremo il nostro Congresso regionale – ha concluso la segretaria – e i prossimi mesi saranno intensi, ricchi di momenti di confronto, di discussione e dì elaborazione che culmineranno proprio in quella circostanza in cui la Uil molisana vedrà l’avvio di un nuovo ciclo. Guardiamo al futuro, consapevoli che tanto è stato fatto, tanto c’è da fare”.
Ha concluso i lavori il Segretario generale della UIL, Carmelo Barbagallo, il quale, toccando diversi temi, ha sottolineato come “al centro del dibattito, innanzitutto, si pongano come sempre i temi del lavoro e del Mezzogiorno e questa di oggi è un’occasione per ribadire le posizioni dell’Organizzazione sull’argomento”.
“Per far crescere l’occupazione – ha dichiarato Barbagallo – servono infrastrutture, in particolare nel Mezzogiorno e, proprio a tal fine, occorre utilizzare al massimo tutte le risorse europee. Invece, purtroppo, aumentano i lavoretti. La verità è che non si crea occupazione per decreto ma, per l’appunto, con investimenti pubblici e privati in infrastrutture. Inoltre, bisogna fare in modo che il lavoro a termine costi di più, così da favorire il lavoro a tempo indeterminato. Negli ultimi tempi, poi – ha proseguito il leader della Uil – si sta verificando un altro fenomeno: molti imprenditori, utilizzando piattaforme digitali, stanno dando vita a forme di intermediazione parassitaria sul lavoro. Siamo di fronte a una sorta di nuovo caporalato”.
Barbagallo, nel corso del suo intervento, ha anche rilanciato la sua proposta per una grande vertenza fiscale da mettere in atto sin dall’inizio del prossimo anno: “Bisognerà ridurre il peso delle tasse sul lavoro e sulle pensioni. In Europa – ha proseguito il leader della Uil – siamo tra i paesi con il costo del lavoro più alto e con i salari più bassi, mentre la tassazione sulle pensioni è pari al doppio di quella europea”.
Un ultimo accenno, Barbagallo lo riserva alla sua organizzazione ricordando che, secondo un recente rapporto del Censis, la Uil è l’unico sindacato confederale che vede crescere i propri iscritti: “La Uil gode, ovunque, di ottima salute – ha concluso – e siamo anche il Sindacato più giovane perché abbiamo il miglior rapporto tra lavoratori attivi e pensionati”.