“La Sicilia – scrive Perrella in una nota – conta oltre 5milioni di abitanti. Credo che il voto non lasci spazio ad altre interpretazioni. C’è stata la chiara volontà di affidare un vasto territorio, alle prese con diverse problematiche, ad un governo di centrodestra, per cambiare le cose e per credere ancora nelle idee e negli uomini. Una elezione, quella di Musumeci, che apre diverse prospettive, sia a livello nazionale che regionale. A livello nazionale perché credo che ormai sia chiaro il vento di cambiamento che coinvolgerà anche altri grandi territori. La politica fatta solo di parole degli ultimi anni e propagandata da Matteo Renzi credo sia giunta al capolinea”.
“Il livello di credibilità – prosegue la nota – è arrivato ai minimi storici e infatti anche in tal senso il dato siciliano ne è la conferma. Una elezione che come ho detto poc’anzi deve essere da esempio anche per la nostra regione. Il centrodestra infatti ha dimostrato, ancora una volta, che se dovesse correre unito, vincerebbe senza alcun indugio. Servono persone serie e credibili, e perché no, anche nuove alla politica. Noi siamo aperti – ha continuato Carlo Perrella – a ipotesi in tale direzione, non abbiamo preclusioni, ma vogliamo persone nuove e che soprattutto siano capaci di fare sintesi e anche un passo indietro se dovesse essere necessario. Noi, ripeto, siamo pronti a fare ciò ma lo devono essere tutti, senza se e senza ma”.
“La nostra priorità, in questo momento, è quella di trovare un punto di sintesi che dia unità alla coalizione di centrodestra. Le varie anime politiche presenti in regione devono comprendere che mai come oggi c’è bisogno di essere uniti per poter non solo vincere le prossime regionali ma soprattutto per poter lavorare bene nei prossimi anni. Un programma, quello regionale per i prossimi anni – ha terminato Carlo Perrella – che naturalmente dovrà essere fondato su obiettivi concreti da perseguire. I nostri sono: giovani e lavoro, agricoltura, sanità, immigrazione e infrastrutture, tutti settori sui quali c’è tanto da fare per restituire al Molise la giusta importanza che merita”.