Alla “tappa” molisana ha collaborato attivamente anche la Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso che, com’è noto, è un’Istituzione Sanitaria dell’Università Cattolica; la Città di Campobasso ha concesso il patrocinio, fornendo anche supporto logistico.
Svolto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, il progetto “Carovana della Prevenzione” si avvale della collaborazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria, di istituzioni di diverse regioni italiane, tra cui la Caritas di Campobasso Bojano.
“Accorgersi presto di un tumore, quando è negli stadi più precoci, vuol dire avere maggiori possibilità di guarigione (oltre il 90% in caso di tumore del seno), con cure meno invasive – spiega il Prof. Riccardo Masetti, Presidente della Susan G. Komen Italia. “Ma molte donne non effettuano con regolarità quei semplici esami di prevenzione secondaria che aiutano a proteggere la salute. E questo è particolarmente vero nelle donne che vivono in condizioni socio-economiche disagiate”.
Il progetto prevede la attivazione di due nuove Unità Mobili: una per facilitare la diagnosi precoce dei tumori ginecologici e di altre principali patologie oncologiche prevalenti nelle donne; e una di prevenzione primaria, per offrire consulenze specialistiche e percorsi personalizzati utili all’adozione di stili di vita più corretti.
I partecipanti all’iniziativa sono stati individuati dalla Caritas Diocesana di Campobasso. Le liste di prenotazione sono state tutte già predisposte, tenendo conto delle condizioni di difficoltà socio-economica. Questa iniziativa rientra nel più vasto programma di iniziative sociali promosse della Fondazione “Giovanni Paolo II”, in collaborazione con la Caritas.
Recenti studi hanno confermato che le donne appartenenti a fasce di reddito più basso o che vivono in condizioni di povertà e di emarginazione sociale effettuano esami di prevenzione come la mammografia di screening con minore frequenza rispetto alle medie regionali e spesso rinunciano a prendersi cura adeguata della propria salute, scegliendo di indirizzare il proprio impegno e i risparmi familiari verso altre esigenze primarie.
Con la “Carovana della Prevenzione” si offre l’opportunità a donne in difficoltà o a rischio oncologico aumentato, e portare nuove opportunità di prevenzione primaria e secondaria in luoghi dove queste arrivano con più difficoltà.
Alle ore 9,30 al Liceo Classico Mario Pagano di Campobasso ci sarà anche un incontro educativo su prevenzione e stili di vita sani dedicato ai giovani delle Scuole Superiori, per favorire anche tra gli studenti una maggiore consapevolezza su queste tematiche.
“Il Policlinico Gemelli e la Fondazione Giovanni Paolo II si stanno caratterizzando sempre di più come centro di riferimento per la salute delle donne, confermando di essere nei fatti un ospedale ‘a misura di donna’, in tutte le fasi della vita e in ogni condizione sociale”, spiega il Prof. Giovanni Scambia, Direttore del Polo della Salute della Donna e Direttore Scientifico della Fondazione.
“Nel Polo Scienze della Donna del ‘Gemelli’ – si legge nella nota stampa – si coniugano l’eccellenza delle cure, frutto anche dell’attività di ricerca biomedica all’avanguardia, e la capacità di ascolto e di accoglienza di ogni persona. Tutto ciò è particolarmente importante di fronte alla malattia oncologica che colpisce spesso all’improvviso tante giovani donne e i loro nuclei familiari, che trovano nelle strutture all’avanguardia e nel personale del ‘Gemelli’ le risposte adeguate sul piano della cura e del prendersi cura”.