Il cuore della mobilitazione sarà a Roma, con la presenza di don Luigi Ciotti, in piazza San Giovanni Bosco, luogo diventato tristemente famoso per i funerali di Vittorio Casamonica. Ed è qui che da 5 anni è attiva una “tenda contro la crisi” per dare sostegno ai cittadini in difficoltà.
Raddoppiano i numeri della povertà relativa (nove milioni di persone) e triplicano quelli della povertà assoluta (cinque milioni). Triplica anche il numero dei miliardari – 342 nel nostro paese – a riprova del fatto che il problema non è l’assenza di ricchezza o di crescita bensì di redistribuzione della ricchezza, modelli industriali scelti, regimi fiscali e politiche sociali.
A causa dell’austerità e dei tagli alla scuola pubblica oggi l’Italia è il peggiore paese per dispersione scolastica (17,6%), per impoverimento della popolazione giovanile, quello che ha investito meno di tutti in istruzione e cultura, che ha il maggior numero di precari e con la peggiore distribuzione della ricchezza insieme alla Gran Bretagna.
A trarne beneficio sono le mafie che hanno visto accresciuto il loro potere di penetrazione e ricattabilità all’interno di una società sempre più povera, fragile e impaurita.
Dopo tanti anni di austerità e crisi, anche nel nostro paese, come già avvenuto in Portogallo, Grecia, Spagna, si è compreso che solo grazie alla mobilitazione dal basso costruita dai cittadini e dalle realtà sociali impegnate contro la povertà e le mafie, per l’accoglienza, i diritti sociali, la casa, sarà possibile invertire la rotta e rimettere al centro l’impegno per la giustizia sociale.
A Campobasso in mattinata, dalle ore 10 alle 13: sit-in Piazza Municipio, con volantinaggio e informazione sulle ragioni della mobilitazione.
Nel pomeriggio, dalle ore 17,30 alle ore 19, presso la Sala Consiliare del Comune di Campobasso: dibattito pubblico sui temi della povertà e delle diseguaglianze sociali la cittadinanza, le associazioni, l’Amministrazione comunale provinciale di Campobasso.