Mozzarella di Bufala DOP: passa all’unanimità in Consiglio regionale l’ordine del giorno, presentato dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, a tutela delle tradizioni e della genuinità della “Mozzarella di bufala campana DOP”, prodotta in Molise nella zona del venafrano.
“Un provvedimento che va a sostegno degli allevatori di bufale e dell’intera filiera agricola – afferma il presidente Cotugno – contro le recenti modifiche al Disciplinare presentate dal Consorzio di Tutela al Ministero dell’Agricoltura che rischiano di minare la qualità dell’intero prodotto”.
Lo scorso 4 maggio l’Assemblea del Consorzio per la tutela del formaggio “Mozzarella di Bufala campana DOP”, ha deliberato una nuova proposta di modifica al disciplinare della predetta mozzarella. Con le modifiche si vorrebbero introdurre: il “congelamento” del prodotto, l’utilizzo del vapore per la cagliata e la realizzazione dei cosiddetti filoni da 1 kg. A rischio sarebbero le caratteristiche di formaggio “fresco”, con un impoverimento della qualità del prodotto. Tale proposta, che è stata già trasmessa al Ministero delle Politiche Agricole per l’approvazione e la ratifica delle modifiche del disciplinare, non rispetta le proprietà e la storia di questo antichissimo prodotto rurale del Mezzogiorno d’Italia, ormai un bene immateriale di proprietà dello Stato Italiano e per esso del Ministero delle Politiche Agricole, essendo il frutto del lavoro e dell’esperienza degli agricoltori e trasformatori italiani.
“Con quest’ordine del giorno abbiamo tutelato i produttori della zona del venafrano e i consumatori di questa “Eccellenza” casearia – sottolinea il presidente Cotugno – Grazie all’intero Consiglio per aver recepito le motivazioni del mio intervento che ci permetterà di dare il dovuto sostegno e tutela agli operatori del settore e all’intera filiera produttiva. Inoltre- conclude il presidente Cotugno – verrà fatta richiesta di avere almeno un membro molisano nel Consorzio di Tutela della “Mozzarella di bufala campana Dop”, che comprende le regioni Campania, Lazio, Puglia e Molise”.