I Vigili del Fuoco contestano la legge regionale sul soccorso alpino

Francesco Palladino

Sulla proposta di legge regionale numero 178 del 19/09/2017, che sembra porre i volontari del Soccorso Alpino al vertice del coordinamento delle operazioni di soccorso in ambienti impervi, l’organizzazione sindacale CONAPO (sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco) ha provveduto a presentare le proprie rimostranze ai vertici politici che hanno proposto la legge, chiedendo specifici lumi in merito, “ma senza ottenere risposta alcuna”, si legge in una nota stampa a firma di Francesco Palladino, segretario provinciale della sigla sindacale.

“Riteniamo – scrive Palladino – di poter interpretare che, con la Legge in questione, la Regione Molise ha inteso affermare e promuovere le funzioni e le attività del Servizio Regionale Molise dell’associazione di volontariato denominati Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), delegando a questi, negli articoli 1 e 2, l’esecuzione di interventi di ricerca persona, soccorso, recupero e trasporto sanitario e non sanitario degli infortunati, dei pericolanti, dei dispersi e dei caduti in ambiente montano, ipogeo e in ogni altro ambiente impervio del territorio regionale. Ebbene – replica Francesco Palladino – Segretario Provinciale del CONAPO di Campobasso – questa Organizzazione Sindacale CONAPO non può che accogliere con totale disappunto la notizia riportata di recente dalla maggior parte dei media locali e relativa all’approvazione della suddetta Legge regionale varata in favore del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), legge che sembra metta quest’ultima associazione di volontari a capo del coordinamento delle operazioni di Soccorso Tecnico Urgente, compresa la ricerca di dispersi ed eventuali recuperi di persone infortunate. Si legge, infatti, all’art. 1: “assicura le attività di soccorso, garantendo ogni forma di prevenzione, soccorso e vigilanza sugli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche, speleologiche, speleosubacquee e degli sport di montagna” Tale previsione la riteniamo illegittima – continua Francesco Palladino – poiché il Soccorso Pubblico sfugge alle competenze delle regioni, essendo attività di esclusiva competenza dello Stato, non suscettibile di delega alcuna. È infatti il Ministero dell’Interno, attraverso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a garantire detto servizio su tutto il territorio nazionale con le sole eccezioni del soccorso in mare e di quello sanitario (D. Lgs. 139/06). Riteniamo quindi che la Regione Molise ha legiferato in un ambito, quale è quello del Soccorso Tecnico Urgente, nel quale non ha competenza e che ciò suscita contemporaneamente sconcerto e preoccupazione. Sconcerto per il macroscopico errore giuridico commesso nel regolamentare attività che a nostro parere non sono di competenza regionale, circostanza questa che rende quindi sterile ed inapplicabile la norma stessa. Preoccupazione per il conflitto che una simile ed inopportuna norma certamente ingenererà fra il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e chiunque dovesse applicare l’infelice previsione normativa, nonché per l’impiego di risorse pubbliche regionali al fine del finanziamento di attività di competenza statale. Il Conapo – specifica Francesco Palladino riconosce e rispetta l’impegno ed il valore dei volontari del Soccorso Alpino, ma l’attività della meritoria associazione deve essere svolta nei limiti imposti dalla normativa vigente in materia. L’attività sindacale svolta in ambito nazionale ci aveva già fatto supporre che anche in Molise sarebbe potuto accadere ciò che in altre regioni d’Italia è già stato tentato, per questo il nostro segretario generale Antonio Brizzi, con una propria nota, ha di fatto già provveduto a chiedere di impugnare tutte le leggi regionali nelle quali sono contenute norme che regolamentano in qualsiasi modo l’attività di Soccorso Pubblico, chiaro sconfinamento di alcune Regioni nell’ambito dei poteri di esclusiva competenza statale. Tutto quanto sopra – conclude Francesco Palladino – si rappresenta non solo per dovere sindacale, ma anche e soprattutto perché spinti dal notevole dissenso rappresentato alla scrivente segreteria dai numerosi iscritti e simpatizzanti in servizio presso le sedi dei Vigili del Fuoco della Provincia di Campobasso, i quali chiedono una modifica della Legge – conclude la nota facendone rientrare le previsioni nelle competenze regionali”.

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