Il recupero è stato reso possibile grazie ad una richiesta di intervento, effettuata da un cittadino del centro molisano, che aveva chiesto ausilio avendo rinvenuto casualmente il manufatto all’interno di un garage, utilizzato precedentemente da un parente venuto a mancare da poco tempo.
I militari, prontamente giunti sul posto, hanno verificato quanto riferito e proceduto al recupero dell’oggetto, in buono stato di conservazione, benché ricoperto da incrostazioni marine.
Grazie alla sensibilità di un cittadino termolese – si legge in una nota – e alla fiducia riposta nelle Forze dell’Ordine, è stato così possibile preservare un bene archeologico, testimonianza del nostro passato.
L’anfora sarà consegnata alla Soprintendenza per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise per gli accertamenti tecnici del caso.
L’Arma dei Carabinieri possiede una specifica esperienza e competenza nel settore della tutela dei beni culturali, note a livello mondiale per i recuperi di opere di assoluta importanza storico-artistica trafugate illecitamente, e per le attività di monitoraggio, censimento e protezione dei patrimoni culturali in paesi sconvolti da conflitti armati, come Kosovo e Iraq.