Un esempio concreto dell’”Europa che si tocca”, al centro dell’incontro “Rafforzare la resilienza territoriale: Fornire alle Regioni e ai Comuni gli strumenti per fronteggiare la globalizzazione”, che si è svolto nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Piano della Corte.
«Oggi si dà il destino ad un luogo – ha detto Micaela Fanelli, Sindaco di Riccia e Capo Delegazione dei Comuni Italiani al Comitato delle Regioni – abbiamo restaurato una casa di mille anni, resa confortevole e destinata agli anziani. Ma quella di oggi è stata anche la prima iniziativa del Comitato delle Regioni in Molise, in vista del prossimo mese di ottobre quando a Bruxelles sarò relatrice del Parere sul futuro dell’Europa e della globalizzazione. Oggi abbiamo voluto confrontarci con gli amministratori, il partenariato e gli stakeholder e, insieme a loro, cooperare concretamente all’importante atto di programmazione europea, con le conclusioni della giornata che saranno inserite nel documento che sto preparando».
L’obiettivo della giornata è stato infatti anche quello di contribuire alla discussione sulle prospettive dell’Unione e la resilienza dei Comuni, affermando il cosiddetto diritto alla globalizzazione. Perché tutti i territori abbiano pari opportunità in tema di infrastrutturazione, innovazione tecnologica, formazione professionale, intermodalità degli scambi commerciali.
Vivere nelle aree interne, ha detto il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, non può e non deve essere un atto di eroismo. Aggiungendo che il compito dell’Europa è anche quello di ascoltare le richieste che arrivano dai territori e soprattutto impegnarsi per evitare lo spopolamento, in particolar modo sui fronti della scuola, della sanità e della non autosufficienza. Le Regioni come il Molise, invece, devono essere capaci di sfruttare le risorse messe in campo dall’Unione.
Aumentare il volume delle argomentazioni, non legate a piccoli interessi ma alla vita e al benessere delle persone – il messaggio l’Europarlamentare Elena Gentile – all’interno di un’idea di sviluppo sostenibile ed inclusivo, non sottovalutando il valore economico del Molise e del Mezzogiorno.
E proprio il piccolo Comune di Riccia, con il suo Borgo d’Eccellenza, rappresenta un modello di resilienza territoriale, un luogo che si modifica costruendo nuove risposte economiche e sociali, permettendogli non solo di resistere, ma di competere nella globalizzazione del futuro prossimo venturo.
Un dibattito di spessore, capace di interpretare il momento storico e anticipare la discussione del Parlamento Europeo, quello al quale hanno partecipato Guido Castelli Sindaco di Ascoli Piceno e Presidente della Fondazione IFEL; Massimo Allulli Ricercatore Centro Studi Anci; Elena Gentile membro del Parlamento Europeo, Massimo Pillarella dell’Autorità di Gestione del fondo FEARS – Regione Molise; Giovanni Di Stasi Inviato speciale del Segretario Generale del Consiglio d’Europa; Vito Santarsiero Membro del Comitato delle Regioni.
Perché la globalizzazione può e deve essere indirizzata verso i diritti di solidarietà e di pari opportunità per tutti – è stato più volte ribadito – Per questo diventa indispensabile anticipare i tempi ed intraprendere un’azione di lobby, di rete dei territori minori in maniera proattiva, con il fine di riuscire a garantire anche in Molise ed in tutti i territori di frontiera il diritto alla globalizzazione ed avere un ritorno tangibile sui redditi e sull’occupazione.