Il Commissario straordinario del Consorzio, Nicolina del Bianco e Daniela Piscolla, Responsabile regionale dell’Agenzia del Demanio, hanno siglato un verbale di trasferimento dei beni demaniali ai sensi della legge 136/2001 che trasferisce, di fatto, la proprietà dei beni dallo Stato al patrimonio dell’Ente consortile. Il verbale è il seguito di un primo storico passaggio dal Demanio al Consorzio sottoscritto nel settembre 2012, che ha dato la possibilità all’ente venafrano di poter aumentare il proprio patrimonio anche in vista di future alienazioni.
Difatti, in prosecuzione a quanto già avviato nel 2012, dopo un quinquennio di lungo ed attento lavoro da parte dei funzionari del Consorzio e dell’ispettore demaniale incaricato dell’Agenzia del Demanio del Molise, con numerosi ricognizioni in loco e complessi accertamenti demaniali, si è addivenuti a tale importante risultato per tutte le comunità di Venafro, Pozzilli, Sesto Campano e Montaquila attraverso la sdemanializzazione ed il trasferimento di ben oltre 20.000 metri quadrati di ex canalette di bonifica ed aree bonificali ormai dismesse, che al momento attraversano fondi agricoli, giardini e cortili di abitazioni e di fabbriche del nucleo industriale.
Grande soddisfazione da parte dei presenti e, naturalmente, buone notizie per i consorziati che avranno nei prossimi tempi la possibilità di poter eventualmente acquistare tali aree demaniali direttamente dall’Ente di via Colonia Giulia e quindi entrarne nel pieno possesso.
Una best practice quella sancita che, come sottolineato in occasione del primo verbale di trasferimento del 2012, sottoscritto all’epoca dalla stessa Piscolla dell’Agenzia del Demanio con l’allora Presidente del Consorzio, Vittorino Nola, porta l’Ente venafrano tra i primi in Italia ad aver attuato con il demanio un trasferimento di proprietà in applicazione della norma statale.
Continua quindi incessante l’opera di vicinanza al territorio da parte della Direzione regionale di Campobasso dell’Agenzia del Demanio che negli ultimi anni, grazie all’impegno profuso dai propri vertici congiuntamente a quelli del Consorzio di Venafro, sta di fatto avvicinando lo Stato al territorio, con una conseguente ricaduta economica per la valorizzazione delle aree e dei territori.