“Dolore, percepibile anche tra l’intera comunità, che in questi otto anni – prosegue la nota – è diventato orgoglio, ammirazione verso un ragazzo pieno di coraggio, che non ha combattuto, ma che si è battuto per la pace. Principio e valore assoluto, che voleva costruire anche in quella terra massacrata dal terrorismo, che si è ritrovato a pagare con la vita. Sono passati otto anni dalla sua morte, ma il tempo che scorre non intacca il rispetto verso quella determinazione e quell’impegno che lo hanno contraddistinto nella vita come nella missione in Afghanistan. Un esempio per ognuno di noi che ci fa riscoprire l’importanza della pace, della solidarietà fra popoli, del dialogo, del confronto tra culture diverse. Questo il valore che va attribuito al suo sacrificio, solo così non sarà mai vanificato. In questo giorno in cui ricorre l’anniversario della sua scomparsa ci stringiamo alla famiglia Di Lisio sempre più convinti che la perdita del loro amato figlio possa essere, seppur minimamente, alleviata da quel forte legame e da quella profonda stima che la popolazione che rappresento nutre per Alessandro. Stima che si è concretizzata anche attraverso il Comitato Molisano Caduti per la Pace che porta il suo nome, e che è presieduto dalla madre Dora, ancora una volta ha dato esempio di amore e di altruismo. Un Comitato – conclude Battista – per non dimenticare quanti, come il suo adorato figlio, hanno perso la vita in missioni umanitarie. A loro il mio ringraziamento e il mio incondizionato apprezzamento”.