“Il punto distintivo della nostra riorganizzazione”, così il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, al taglio del nastro dell’innovativo e funzionale polo sanitario completamente ristrutturato e potenziato per prestazioni specialistiche ambulatoriali e dotazione di macchinari e attrezzature di ultima generazione. Assieme al presidente, questa mattina a Santa Croce anche il direttore generale della salute Lolita Gallo, per l’Asrem il direttore sanitario Antonio Lucchetti con il direttore amministrativo Antonio Forciniti e il direttore del Distretto di Termoli, Giovanni Giorgetta.
“Superiamo il concetto di ospedale come punto esclusivo delle cure di cui abbiamo bisogno e torniamo sul territorio: così la qualità della nostra assistenza sanitaria si avvicina al cittadino. La soddisfazione che accomuna tutti noi adesso dà ragione agli investimenti che abbiamo fatto sul piano finanziario, 850 mila euro per la ristrutturazione degli immobili e 750 mila euro per le nuove strumentazioni che ci garantiscono qualità ed efficienza, e soprattutto sul piano della riorganizzazione: dopo aver scontato diffidenza e impopolarità, assolute direi, finalmente iniziamo a registrare condivisione tra i cittadini molisani. Santa Croce è l’idea che prende forma”.
La Casa della salute di Santa Croce, oltre ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, ospita gli ambulatori specialistici delle seguenti discipline: dermatologia, cardiologia, gastroenterologia, neurologia, ortopedia, odontoiatria, oculistica, ginecologia, logopedia, psichiatria, otorinolaringoiatria, punto prelievo, ufficio vaccinazioni e postazione del 118. All’interno anche il presidio Avis e il centro sociale ricreativo di sostegno alle disabilità e di integrazione. Faranno riferimento alla cittadella sanitaria di Santa Croce i comuni limitrofi di Colletorto, Ururi, Montelongo, San Giuliano di Puglia, Bonefro e Rotello per un totale di 12 mila cittadini afferenti al Distretto di Termoli.
“Un’offerta completa commisurata alle esigenze di tutti noi e presente nel territorio, con la Casa della salute rappresentiamo la nostra idea di medicina di comunità, una medicina prossima che incrocia e integra i servizi prettamente sanitari a quelli sociosanitari includendo il fondamentale mondo del volontariato”, ha spiegato Frattura che così ha voluto ringraziare il sindaco Donato D’Ambrosio con l’amministrazione comunale “per la lungimiranza mostrata e la capacità di assumersi più di una responsabilità” e tutto il personale sanitario, “dalla direzione ai collaboratori”.
“È solo grazie a voi – ha sottolineato –, se siamo qui oggi e sempre grazie a voi riusciremo, me lo auguro, a centrare un altro obiettivo prioritario, l’abbattimento delle liste d’attesa, scommessa legata all’implementazione, alla qualificazione e agli investimenti fatti e da fare nel nostro Molise”.
Presa in carico del paziente, presenza di specialisti, strumentazioni, nuovi concorsi e investimenti, “su questi temi – ha concluso il presidente –, continuiamo a confrontarci con chi è convinto che l’ospedale o il posto letto siano gli unici parametri validi per garantire assistenza ai cittadini. Noi non lo pensiamo, per questo ci stiamo attivando per assicurare, entro la fine dell’anno, la più completa copertura di servizi nel nostro Molise”.
Case della salute saranno aperte nei comuni di Agnone, Venafro, Isernia, Frosolone, Trivento, Bojano, Riccia, Larino, Termoli e Campobasso. Di imminente attivazione quelle di Montenero di Bisaccia e Castelmauro.
In tutte le Case della salute ci saranno anche la porta unica di accesso (Pua) per la rete delle prestazioni sociosanitarie, lo sportello di prenotazioni Cup, l’ambulatorio infermieristico, la continuità assistenziale, le cure domiciliari, la riabilitazione.