“Volevamo evitare di fare appello all’articolo 15 comma 3 dello Statuto che dà facoltà ad almeno un quinto dei Consiglieri Comunali di richiedere la convocazione di una seduta di Consiglio su un dato argomento – sostiene il primo firmatario della richiesta, il capogruppo di Democrazia Popolare, Francesco Pilone – non solo perché le relazioni degli organi preposti sono previste dallo stesso Statuto Comunale e quindi da incardinare in una seduta ad hoc dell’Assise cittadina, ma anche perché, nell’ultima circostanza e precisamente nella seduta di Consiglio svolta nel mese di Aprile dello scorso anno sul medesimo argomento, si erano avute ampie garanzie da parte del Presidente del Consiglio che per quest’anno, dopo i primi due dove era stato il Consigliere Ambrosio primo firmatario di analoghe richieste, il Presidente stesso, “d’ufficio”, avrebbe provveduto a far rispettare lo Statuto evitando la richiesta “imbarazzante” dei Consiglieri Comunali. Presumo – conclude il Consigliere Pilone – si sia dimenticato visto che siamo a fine Giugno”.