Il primo appuntamento a Campobasso, in occasione delle festività del Corpus Domini, il prossimo 16 giugno 2017. Dalle ore 16.00 alle 20.00 sarà possibile effettuare in modo assolutamente gratuito e senza necessità di prenotare: elettrocardiogramma con refertazione medica, stick glicemico, rilevazione pressione arteriosa, rilevazione frequenza cardiaca, misurazione non invasiva della saturazione dell’ossigeno a livello periferico. Esami da cui è possibile rilevare parametri clinici importanti, che a volte possono essere un “campanello d’allarme” per alcune importanti patologie come quelle dell’apparato cardiovascolare. Verrà effettuata, in modo contestuale, anche un’indagine scientifica attraverso la compilazione di un questionario. Si analizzeranno gli stili di vita ed il rapporto con la cura della propria salute, dati che verranno analizzati dai ricercatori.
“Prevenire è meglio che curare”. Così recitava un noto spot che invitava ad occuparsi della propria salute con continuità. Un messaggio tutt’ora valido ma in gran parte inascoltato dagli italiani. Come emerge da commissionata dall’Osservatorio Sanità, solo il 43% degli italiani con più di 30 anni si occupa di questioni legate alla propria salute solo in presenza di un sintomo o di un dolore. Si tratta di quasi un adulto su due che non fa alcuna attività di prevenzione medica ma si sottopone a visite ed esami solo quando è il proprio corpo a lanciare specifici messaggi di aiuto. La percentuale sale al 63% nella fascia 30-35 anni, quando si è nel pieno delle proprie forze ed è quindi percepita come minore la necessità di fare visite preventive. Poca attenzione però anche tra gli over 55, dove solo il 48% dichiara di fare controlli una volta l’anno. Questo progetto vuole, dunque, incentivare la popolazione a prendersi cura della propria salute, attraverso la prevenzione. Un’iniziativa che rientra nel vasto programma di attività sociali promosse dalla Fondazione a favore soprattutto dei soggetti più deboli, che a volte hanno difficoltà anche ad effettuare semplici esami diagnostici. Gli specialisti informeranno la popolazione anche sulle strategie da adottare per favorire stili di vita salutari ed evitare i più comuni “fattori di rischio”. Un dialogo attento e corretto tra il sistema sanitario e la persona attraverso il quale si possa trasmettere non solo informazione ma anche cultura.