“A causa – si legge nell’ordinanza – di non conformità per superamento dei valori dei parametri microbiologici”, comunicati in una nota dall’Arem.
“Di certo – precisa Lalli – non vogliamo strumentalizzare politicamente la vicenda e creare allarmismi, ma non possiamo non pretendere a nome dei cittadini maggiore attenzione da parte del sindaco al controllo dell’cqua pubblica, come più volte ho argomentato in consiglio comunale temendo che si verificasse tale situazione. Sulla salute delle persone non sono ammesse leggerezze. Le affermazioni del sindaco fanno acqua “non potabile ” da tutte le parti in quanto, il diritto di trasparenza che lui ogni tanto sfoggia è dettato dal dovere da parte dell’Ente di comunicare l’accaduto ai cittadini e, sopratutto, i ” guasti ” non sono degli avvenimenti usuali, dal momento che un puntuale e attento controllo quotidiano avrebbe sicuramente evitato questo disagio”.
“Pertanto – evidenzia la Lalli – chiediamo al sindaco di intensificare i controlli attraverso sia la struttura interna, sia tramite la ditta appaltatrice esterna del servizio, così come è stato sempre fatto negli anni passati e, soprattutto, di non far entrare nell’acquedotto comunale persone non addette, non qualificate e non autorizzate, perché l’acqua è una questione seria, pena la salute dei nostri cittadini”.