“Mentre i molisani continuano a non potersi curare, a patire le conseguenze di un trasporto pubblico inadeguato su strade da terzo mondo, a non trovare lavoro, a vedersi scippare l’acqua ed ad essere sacrificati ogni giorno “per non dare fastidio” al Governo amico, la Giunta regionale del Presidente Roberti, imperterrita, persevera nel “nominificio” di amici e supporter politici in ogni ramo della pubblica amministrazione, addirittura aumentando stipendi, compensi e prebende”, così la consigliera regionale Micaela Fanelli.
“Dopo averci provato con il secondo sottosegretario (tentando perfino di convincere i molisani che era per il loro bene e nel loro interesse), l’ultima “perla” è quella delle nuove nomine a Finmolise, che più della finanziaria per le imprese della regione, sembra essere diventata un “parcheggio dorato” per sostenitori, supporter, followers e seguaci di questa improponibile filiera di centrodestra, per niente interessata a fare il bene della Regione, ma unicamente impegnata a blindare i propri interessi, soprattutto quelli economici – prosegue la nota della Fanelli – Basta confrontare i compensi del precedente Consiglio di Amministrazione ancora pubblicati sul sito di Finmolise con quelli del nuovo CdA decisi ieri da Roberti e dalla Giunta regionale per accorgersi, come un pugno nello stomaco, che il Presidente passa da 15.000 a 40.000 euro l’anno, mentre i componenti lievitano da 10.000 a 15.000. Una inopportuna forzatura istituzionale se solo si pensa che 2000 operai della Fiat rischiano di restare senza stipendio, che gli ospedali sono al collasso, che il commercio locale è in ginocchio e che la Regione Molise non riesce ad approvare, quasi alla fine del 2024, nemmeno il rendiconto del 2022!
Sarebbe, dunque, utile conoscere quali sono stati i risultati delle precedenti gestioni di Finmolise e come questi siano conseguenti e si colleghino alle dichiarazioni di intenti rilasciate, sempre ieri, dall’assessore Di Lucente, che ha annunciato nuovi finanziamenti per le imprese.
Esiste una pianificazione regionale complessiva delle politiche per le imprese. Se si quale? È stata esperita una valutazione degli esiti del lavoro dei passati CdA? Qual è la nuova missione dell’Ente rispetto alle indispensabili ed urgenti politiche industriali? Cioè, i compensi sempre più alti, sono giustificati in termini di risultati e di pianificazione strategica da maggiori e più complicati impegni? Non si sa, e vorremmo saperlo. Quando valuteremo i bilanci consolidati regionali, comprensivi cioè degli enti del sistema, vorremmo discutere di tutto questo.
L’unica cosa certa e inoppugnabile è che, a poco più di anno dall’insediamento di Roberti e di tutto il centrodestra molisano e romano, il Molise continua a sprofondare economicamente, mentre i privilegi ed i benefit dell’apparato politico aumentano senza soluzione di continuità, ma soprattutto, senza alcun imbarazzo”.