I consiglieri comunali di centrodestra, Esposito e Venditti (Forza Italia), Colagiovanni, Fasolino e Pascale (Popolari per l’Italia), Annuario (Fratelli D’Italia),Tramontano, Sabusco, D’Alessandro (Lega) e la consigliera Passarelli (gruppo Misto), in merito a quanto affermato dagli attuali consiglieri regionali, ex sindaco Roberto Gravina e ex assessore Alessandra Salvatore, sull’ex Hotel Roxy sito in Piazza Falcone-Borsellino a Campobasso, precisano:
“Dopo anni di immobilità, l’attuale Governo Regionale, sin dal suo insediamento, ha fatto sì che la questione che si protrae ormai da troppi anni, venisse portata al centro delle politiche decisionali. Così come in ogni settore, il Governo Roberti sta cercando le soluzioni migliori, a vantaggio della collettività e, in questo caso, della città di Campobasso, a dispetto di quanto si voglia far credere ai cittadini.
Alcuni aspetti, infatti, sono stati artatamente distratti dalla loro realtà.
La questione dell’ex Hotel Roxy ha una duplice veste: patrimoniale e di decoro urbano.
La INVIMIT SGR SpA, leggendo bene i documenti, non ha escluso l’immobile dalla procedura di selezione di immobili a cui la Regione Molise ha inviato una manifestazione di interesse bensì la società, il cui capitale è interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha informato come non abbia, almeno per il momento, inserito l’immobile tra quelli oggetto della procedura “riservandosi di contattare la Regione Molise per acquisire ulteriori informazioni e documentazioni in relazione all’immobile, allo scopo di valutare possibili iniziative, anche al di fuori della procedura”.
La INVIMIT, inoltre, in attesa di approfondire le informazioni di cui necessita, ha liberato l’immobile dagli obblighi e dai vincoli che derivavano dalla manifestazione di interesse, aprendo così la possibilità, per la Regione Molise, di poter optare anche per altre soluzioni, finalizzate al recupero dell’immobile. Attraverso l’eventuale alienazione, si permetterebbe sia la riqualificazione dell’area, sia nuove soluzioni economicamente vantaggiose per la Regione Molise e che vengano perseguite sempre soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico.
Il Governo Regionale, che dal prossimo mese di giugno, ci auguriamo, avrà a Campobasso un’amministrazione amica e che vuole veramente il bene della nostra città, inserendo l’ex Hotel Roxy nel Piano delle Alienazioni Immobiliari, ha inteso perseguire, come si evince anche dai documenti di riferimento, la realizzazione di scelte fattibili ed economicamente sostenibili, i cui risultati produrrebbero benefici in termini di soddisfacimento dei fabbisogni logistici ed istituzionali, e come servizi per la collettività.
Sarà comunque necessario che sugli interventi da realizzare vi sia il coinvolgimento del Consiglio Comunale di Campobasso che, al di là delle polemiche strumentali dei Grillini e del Pd, sarà chiamato, insieme alla Regione Molise, a decidere sulla riqualificazione dell’intera area”.
“Basta con il degrado a Campobasso. È ora di fare sul serio e di agire, nell’interesse della comunità campobassana” questa la linea comune dei consiglieri comunali di centrodestra che ribattono alle accuse di M5S e Pd.
“Il timore paventato della messa in vendita dovrebbe comunque prevedere un nuovo avviso, con tutto ciò che ne consegue – ha precisato il consigliere Domenico Esposito – e, dall’altra parte, l’acquisizione dell’immobile da parte dI soggetto esterno, quale esso sia, costerà circa 6 milioni di euro. Infine, in nessun punto della procedura segnalata, è riportato che il progetto cambi con l’edificazione sull’area dell’ex Roxi. Che dire dunque? Grazie a chi ha lavorato! Grazie al governo regionale che in pochi mesi ha posto le basi per risolvere una questione che da troppi anni si sta portando avanti”.
A fare il paio con le dichiarazioni del consigliere Esposito, la dura analisi del collega Salvatore Colagiovanni: “Il Gravina Sindaco aveva annunciato che avrebbe fatto abbattere, con propria ordinanza sindacale, l’ex Roxy, che ad oggi è nelle condizioni che conosciamo. Ricordiamo che proprio la questione dell’ex Roxy, fu il principale cavallo di battaglia pentastellato in campagna elettorale. Un cavallo di battaglia che però,dopo i primi 100 giorni, in cui si prevedeva l’ annunciato abbattimento dell’immobile, si è presto azzoppato – ironizza Colagiovanni – senza dare seguito neppure alle promesse di sicurezza e riqualificazione dell’area. Oggi dopo 5 anni, i 5 stelle tornano sulla questione parlando di operazione di facciata rispetto all’azione dell’attuale governo regionale. Un attacco chiaramente preelettorale, strumentale e puerile. Meglio sarebbe, da parte loro – conclude Colagiovanni – mettere in atto l’arte del silenzio quando non si ha nulla di buono da dire”.