Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, come già fatto nel corso del Consiglio Comunale di martedì 26 luglio, è voluto tornare a illustrare in modo trasparente, cosa prevede la norma stabilita dal Governo, con la legge di bilancio per il 2022, per le maggiori indennità previste per i sindaci e per gli altri membri delle giunte e dei consigli comunali.
“La norma, in sintesi, – ha illustrato il sindaco – consente di aumentare le indennità, con oneri a carico del bilancio dello Stato, se viene rispettata la gradualità ovvero gli aumenti avvengono a partire dal 2022, per arrivare a regime, al 2024, assumendo come parametro il compenso del presidente della regione, nel nostro caso il Molise.
La norma dice anche che se si volesse procedere ad un aumento immediato, senza gradualità, lo si potrebbe fare ponendo le differenze, per anno, a carico del bilancio del rispettivo Comune di appartenenza.
A Campobasso abbiamo deciso che gli aumenti dovessero essere applicati soltanto quando le somme trasferite dallo Stato fossero accreditabili, senza quindi anticipare alcuna somma a carico del bilancio del Comune.
Fatta questa premessa – ha sottolineato Gravina – è opportuno rilevare che la decisione di aumentare o meno i compensi era ed è dell’Amministrazione, che senza nascondersi e senza trovare scorciatoie, ha deciso di assumere questa decisione portandola all’attenzione del Consiglio comunale, posto che avrebbe potuto anche ottenere lo stesso risultato tramite un provvedimento del Dirigente.
È dunque evidente che non ci si è nascosti perché né il Movimento 5 Stelle, né il sottoscritto, hanno mai parlato di “Casta” rispetto alle amministrazioni locali, uniche ad ottenere un trattamento economico assolutamente sperequato rispetto alle regioni, soprattutto in ordine alle responsabilità gestite. Ed ecco la ragione per la quale, pur riconoscendo che il parametro economico del compenso del presidente di regione – che gode anche del trattamento pensionistico a differenza dei sindaci – è notevole, si è deciso di procedere agli aumenti rispettando la gradualità.
Non è un caso che il provvedimento nazionale è stato approvato in modo trasversale da tutte le forze politiche, proprio per la consapevolezza che gli amministratori comunali erano ingiustamente discriminati.
Infine, – ha aggiunto il sindaco – il riferimento fatto dal PD e da La Sinistra per Campobasso circa la riduzione dei costi della politica ha evidentemente irritato chi, al contrario, sebbene la cosa fosse costantemente denunciata dal sottoscritto nel corso delle commissioni consiliari convocate inutilmente e con dispendio di risorse, come più volte sottolineato soprattutto nella commissione bilancio, nulla ha fatto all’epoca in tal senso; ed il motivo era legato al desiderio di accontentare le molteplici anime della maggioranza posticcia che ha governato la città.
A conti fatti, quindi, il bilancio del Comune, per una scelta della maggioranza di dare maggiore contenuto alle commissioni – e quindi con convocazioni meno frequenti – ha beneficiato di un risparmio notevole; così come notevole è il risparmio per la circostanza che a differenza del passato, ci sono la metà degli assessori (in precedenza se ne contavano il doppio); un risparmio di quasi 200mila euro all’anno, che ovviamente viene utilizzato diversamente per tentare di restituire maggiori servizi alla città.
Voglio inoltre ricordare – ha detto in conclusione Gravina – come nella seduta del Consiglio Comunale di martedì 26 luglio, queste cose sono state tranquillamente dette, anche a chi chiede di non aumentare le indennità per il sol fatto che non ha ricevuto eguale aumento dei rispettivi gettoni di presenza del singolo consigliere; peccato che il PD e La Sinistra per Campobasso abbiano deciso di andar via, senza neanche ascoltare le repliche del sottoscritto”.