“È sempre brutto dire l’avevo detto, ciò nonostante, devo constatare quanto il sistema politico ha sofferto e soffre la crisi di una transizione verso un sistema maggioritario auspicato, voluto e cercato da molti (non da me inizialmente) con la nascita del Partito Democratico. Purtroppo, mai realizzato”, dichiara Nicola Messere, componente la segreteria regionale del PD Molise
“Ora, se dovrà essere ripensato il sistema proporzionale visto anche quello che è accaduto negli ultimi anni ma soprattutto lo “spettacolo” dato con l’elezione del Presidente della Repubblica, non servirà un campo largo ma un PD largo, capace di aprirsi alle migliori risorse della nostra società – ha proseguito Messere – Le nostre “Agorà” potranno aiutare a maturare questo orientamento sensato per dare stabilità al sistema politico italiano. Se è vero com’è vero che il maggioritario forza solo il formarsi di coalizioni eterogenee che poi non reggono l’urto dello stare insieme su ideali condivisi, servirà un Partito Democratico “largo” con un profilo, però, all’insegna di un riformismo radicale. Un PD che possa essere il Partito che rappresenti i sogni, i desideri, le aspettative ma anche i dubbi le incertezze le preoccupazioni, le sofferenze dei cittadini. Un partito che pensa di più a come ridurre le disuguaglianze e ad abbattere le discriminazioni economiche, civili e sociali, che mantenga ferma la barra sul rispetto dei diritti di “ogni genere”, che immagina un futuro migliore per tutti e soprattutto costruisca un “mondo” in cui le persone possono sentirsi veramente libere dal bisogno con un dignitoso e sicuro lavoro. Le parole progressismo e riformismo, ormai, hanno senso solo se abbinate ad un’altra parola: radicalità”.