Occasione ghiotta, quella che si è offerta a Sepino per chi ha avuto l’opportunità di guardare, in prima visione assoluta, il documentario Emi Training “La cascata delle Castagne”.
In prima visione del documentario sulle cascate di Sepino e sull’importanza dell’acqua per la salute e il benessere fisico e mentale. Il primo di 15 documentari, ognuno dei quali è dedicato ad una delle bellissime, selvagge, poco conosciute cascate del Molise.
Un evento dal sapore internazionale, che ha visto una video-call con gli Stati Uniti con Filitalia International e un collegamento con il presidente Giuseppe Abbati dell’Aitef nazionale, per far conoscere le bellezze molisane e le emozioni suscitate dalle acque superficiali, di cui il Molise è ricco, agli italiani nel mondo.
“Le cascate – ha spiegato il giovane documentarista, Francescomatteo Mattiaccio, appassionato di Crescita Personale, formatore motivazionale e coach – sono legate al significato simbolico dell’acqua che con forza prorompente genera la vita e il suo scroscio rappresenta il rumore della vita stessa al suo stadio primordiale”.
In questo contesto EMI Training, organizzazione specializzata nella crescita personale presieduta da Monicapaola Monaco, ha pensato di mettere a sistema un patrimonio molisano ancora poco sfruttato, per quella nicchia di turisti interessati al benessere emotivo. Si è pensato di sviluppare una serie di documentari volti a descrivere ciascuna cascata evidenziandone gli aspetti legati al benessere interiore ed emotivo. Nel Molise abbiamo 15 cascate che non hanno nulla da invidiare alle cascate annoverate tra le più belle d’Italia. Tutte, per un motivo o per un altro, per una strana magia, bellezza ed emozione sono da citare, visitare e analizzare”.
A causa della pandemia da Covid e con la recente proroga dello stato di emergenza, stiamo vivendo un periodo storico in cui continuano le restrizioni sui viaggi all’estero. Questo fa si che le vacanze in luoghi inesplorati diventano sempre più appetibili. Ne consegue che i documentari alla scoperta della natura e di questi luoghi in Molise può rappresentare un ottima occasione per un maggiore sviluppo turistico della regione.
“Nasce così l’idea – spiega Monicapaola Monica – di una serie di documentari sulle 15 cascate più belle del Molise, che ha l’obiettivo di tradursi in un invito all’esplorazione delle meraviglie d’acqua della regione, mete perfette per essere scoperte tra scenari da favola, montagne selvagge, scogliere a picco sul mare e incredibili salti d’acqua”.
Dalla famosa e gigantesca Cascata Rio a Roccamandolfi, Cascate del Carpino a Carpinone, Cascata San Nicola a Guardiaregia, Cascate del Verrino ad Agnone, Cascata dei Pioppi “Chiupptill” a Bonefro, Cascata del Volturno a Castel San Vincenzo (fraz. Cartiera), Cascatelle dei Mulini a Santa Maria del Molise, Cascata della Castagna a Sepino, Cascata Santa Maria Alto Piede a Longano, Cascate Campo Sacco a Monteroduni, Cascata San Lorenzo a San Giuliano di Puglia, Cascata Lo Schiaffaturo a Montagano, Cascata del Verrino a Capracotta, Cascata “Zumpatur” a Frosolone e Cascata di Foci a Cerro al Volturno.
Produzione EMI Training, la Produzione esecutiva è di Shine s.r.l, documentarista Francescomatteo Mattiaccio, che si è occupato anche della co-regia con Mauro di Giorgio. Partner del progetto sono Matese Arcobaleno, Aitef, Pianeta Terra onlus, Gem. Inoltre, il comune e la Pro loco di Sepino, Centro Studi Agorà, Filitalia International, Molise Noblesse e Ippocrates. Il documentario riporta le interviste a Luciana Iamartino, Guida Turistica Molise, Don Nicola, parroco di Ferrazzano, Antonio Tammaro, Storico, Gennaro Carlone, geologo, Enrica Vanni, psicologa, Patrizia Iamartino, Presidente Proloco, Marco Muccilli, antropologo.
Dopo la visione del documentario, la tavola rotonda moderata dalla giornalista Mina Cappussi, nel corso della quale ci saranno il collegamento in diretta con gli Stati Uniti (Filitalia Internationa) e con Bari (Aitef nazionale).
La rassegna sulle 15 cascate più belle del Molise inizia nel cuore della regione nei pressi della città antica di Altilia con la Cascata della Castagna di Sepino, all’interno di un percorso naturalistico che collega Sepino (Lama, Porta Paradiso) alle Terme Tre Fontane (Cascata delle Castagne) che può essere percorso anche in canoa. “Non si può sottacere – il commento di Monicapaola Monaco – l’importanza che l’acqua ha da sempre avuto per lo sviluppo della regione e che può diventare una leva strategica per un rinnovato sviluppo dal punto di vista turistico, come testimoniato dalla storia stessa di questi territori. L’importanza dell’acqua per la nostra terra infatti è testimoniato dagli antichi insediamenti dei Sanniti, i quali compresero che l’acqua, ricca di virtù benefiche, era una preziosa alleata per la salute e per l’organizzazione socio economica dei loro villaggi”.
Saepinum nacque, sulla preesistente città sannita, in un luogo ricco di acque dove fu estremamente facile per i romani collegare gli acquedotti provenienti dalla dorsale montuosa alla rete idrica civica, innestandoli su alcune torri cisterna della cinta muraria. In epoca imperiale (Augusto), la città sul tratturo divenne meta di villeggiatura per eminenti personalità dell’antica Roma. L’acqua veniva copiosamente impiegata sia nei bacini pubblici che in quelli privati: tante le fistulae aquariae ritrovate attraverso gli scavi. Il culto dell’acqua per il Molise ed in particolare per Sepino è iniziato oltre 2000 anni fa non si è mai interrotto e anche in epoca recente le mitiche fonti delle Tre Fontane, poste sulla dorsale montuosa appena sopra il paese, sono state meta inesauribile di numerosissimi curandi che, come gli antichi, hanno potuto beneficiare delle proprietà dell’acqua. Con lo sviluppo della scienza moderna le benefiche proprietà dell’acqua delle Tre Fontane di Sepino sono state oggetto di studi scientifici. Nel 1870 il prof. Cannizzaro, illustre chimico di Roma, su incarico del Conte Michele Giacchi, ne osservò le significative proprietà diuretiche, rilevando la capacità dell’acqua di favorire il ricambio idrico. Partendo da un excursus storico la prima puntata del documentario tratterà evidenzierà anche aspetti legati all’acqua che afferiscono al valore simbolico e spirituale che l’acqua ha avuto nel processo di evoluzione storica, culturale e spirituale di questi territori.
“CASCATE DEL MOLISE: La Cascata delle Castagne” è un “icon film” ovvero una produzione filmica che cerca di restituire un’immagine autentica del luogo, dando voce all’identità locale del territorio, alle tradizioni e alla cultura degli abitanti. Con il documentrario “CASCATE DEL MOLISE: La Cascata delle Castagne” si vuole promuovere l’icona Molise creando immagini che rimangano impresse nella memoria collettiva degli spettatori. Un importante veicolo di promozione con ricadute economiche dirette e indirette sui territori è il cosiddetto cineturismo, ovvero quella tipologia di turismo legata all’uscita di film o fiction ambientate in determinati paesi o città. Secondo alcuni dati, oltre il 31% dei turisti internazionali hanno scelto almeno una volta per i loro viaggi una meta protagonista di un film, una serie o qualsiasi altro prodotto amato del piccolo o grande schermo. Non c’è da stupirsi, allora, che quello delle produzioni cinematografiche sia diventato, per chi si occupa di promozione del territorio, uno strumento d’oro. Lo dimostra il fiorire, fuori e dentro l’Italia, di festival cinematografici anche piccoli e indipendenti e di film commission che hanno come obiettivo, appunto, attrarre produzioni cinematografiche. La promozione di una terra incontaminata e spesso poco nota come quella del Molise si rivelerebbe senza dubbio una scelta vincente, soprattutto per l’appeal di cui tutto il Made in Italy gode all’estero