𝗟𝗼 𝗦𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗮𝗹𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗰𝗶𝗻𝗲𝘀𝗰𝗮: 𝗵𝗮 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 Silvio Iacovino. Il sodalizio del Presidente Ruccolo chiude un altro importante colpo di mercato in un ruolo delicatissimo.
Gran colpo di mercato per lo Sporting Campobasso che ufficializza l’approdo in rossoblù del portiere Silvio Iacovino. Alle spalle anni di esperienza in categorie professionistiche, Iacovino è adesso pronto aggregarsi alla truppa di mister Pietrunti.
𝗦𝗶𝗹𝘃𝗶𝗼 𝗜𝗮𝗰𝗼𝘃𝗶𝗻𝗼, 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗶 𝗮 𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗼𝘀𝘀𝗼𝗯𝗹𝘂̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗦𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘁𝗲𝗴𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶. 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗺𝗮𝗶 𝗵𝗮𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗣𝗶𝗲𝘁𝗿𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘁𝗶 𝗵𝗮 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼? “È vero, fino ad oggi sono stato abituato a palcoscenici diversi ma dopo l’anno di stop nel 2019 a causa di un brutto infortunio al crociato ero molto restìo a ricominciare a praticare questo sport, per tutta una serie di motivazioni personali e lavorative. Poi però la voglia di tornare a respirare l’atmosfera delle partite era troppa, così ho deciso di rimettermi in gioco in serie A2. Stavolta, superata la paura di un nuovo infortunio, ad interrompermi è stato il Covid e di fatto decisi di fermarmi definitivamente. Perché oggi mi contraddico di nuovo e ritorno in campo? Perché l’ambiente che si sta cercando di creare allo Sporting Campobasso è quello che mi ha fatto innamorare di questo sport, per cui sono molto felice per la chiamata del mister e non vedo l’ora di ricambiare pienamente la sua fiducia”.
𝗦𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘁𝗲, 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗶𝗻 𝗕, 𝗲̀ 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗹𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗮𝘁𝗲𝗴𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗶 𝘃𝗶𝘃𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁 𝗱𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝘀𝘂𝗯𝗶𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼? 𝗧𝘂 𝘀𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗮, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘁𝗶 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗿𝗶𝗰𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗲 𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗱𝗮 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲? “Personalmente penso che sia meglio essere sottovalutati e stupire, che essere sopravvalutati e deludere, per cui sarà il campo a dire se si appartiene alla categoria, se non si è all’altezza o se addirittura si è “sprecati”. Non credo sia difficile calarsi in una categoria inferiore, soprattutto quando, come in questo caso, la società mette a disposizione mezzi che non tutti hanno, anche in un contesto nazionale. Per quanto riguarda allenamenti e partita, ormai tutti mi conoscono e sanno che durante il lavoro garantisco e pretendo massima serietà. Poi, fuori dal contesto lavorativo, fuori dagli allenamenti e fuori dalle partite, sono il giullare per eccellenza. Detto ciò, non ho aspettative all’infuori di divertirmi e, perché no, togliermi anche qualche soddisfazione a livello di squadra”.
𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲𝗿𝗮𝗶 𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗶𝗮 𝗖𝗶𝗺𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮, 𝗼𝗿𝗺𝗮𝗶 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗦𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼. 𝗖𝗿𝗲𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗖? 𝗟𝗼 𝗦𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗶 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝘀𝗶𝗮𝘀𝗶 𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘁𝗶 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲? “Tutte le figure che una società inquadra e con cui un atleta sceglie di lavorare a inizio contratto sono importanti, al di là della categoria. Sono sicuro che si potrà instaurare un bel clima di stima e rispetto reciproco tra tutti gli anelli della catena Sporting Campobasso, motivo per cui sono convinto anche di poter raggiungere la migliore condizione fisica possibile. Poi chi lo sa, Cimaglia permettendo, magari sarò addirittura pronto per la prova costume 2022”.
𝗛𝗮𝗶 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 m𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿 𝗣𝗶𝗲𝘁𝗿𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗼. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗴𝗹𝗶 𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲? “È vero, abbiamo già lavorato insieme, quindi credo che sappia già cosa posso garantirgli e da questo punto di partenza, lavorando bene, si potrà soltanto migliorare per arrivare a disputare il miglior campionato possibile”.
Ritrovi vecchi compagni con cui hai già giocato e ti andrai ad integrare in un gruppo affiatato e coeso. Le tue doti umane e la tua simpatia sicuramente lo renderanno ancora più solido anche fuori dal campo.
𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗰𝗹𝘂𝗯 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼? “Il gruppo è il motivo principale che mi ha spinto a scegliere lo Sporting Campobasso. Si gioca in 5 sul campo, si parte in 12 per un match e ci si allena in 20 durante la settimana. In passato mi insegnarono che la forza di un lupo è il branco, così come la forza di un branco è il singolo lupo. Traslando questo concetto su uno sport di squadra come il calcio a 5, se tutti noi singoli daremo il nostro contributo per costruire e mantenere un gruppo sereno e coeso, oltre che forte e competitivo, le soddisfazioni arriveranno da sé. In qualsiasi sport di squadra, il risultato rispecchia sempre e comunque il gruppo, non il singolo”.