Unimol, Regione e Asrem firmano l’intesa per integrare didattica e assistenza tra la Facoltà di Medicina e il servizio sanitario pubblico

È stato siglato all’Unimol il protocollo d’intesa tra Università, Regione e Azienda sanitaria regionale finalizzato a integrare le attività didattiche con quelle scientifiche e assistenziali.

“Da 20 anni si parlava di questo protocollo d’intesa, oggi lo firmiamo dopo aver ricevuto la certificazione dai ministeri dell’Economia e Sanità”. Questo il commento a caldo del presidente della Regione e commissario alla sanità, Paolo di Laura Frattura. “È un ulteriore e importante passo – ha aggiunto – nel doloroso lavoro di riorganizzazione della sanità regionale”.

Tre gli obiettivi dell’intesa, così come ha spiegato Frattura. “Valorizzare le professionalità che oggi purtroppo nel Sistema sanitario nazionale mancano, integrare i servizi sanitari regionali con il mondo accademico, consentire agli studenti di svolgere le loro attività anche nei reparti e negli ambulatori.

“A trarne beneficio – ha spiegato ancora il presidente – sarà soprattutto l’assistenza sanitaria che, grazie al contributo di tutti, farà un grosso salto di qualità”.

“Circa un anno fa avevamo preso due impegni: ridistribuire gli spazi funzionali e trasformare l’ospedale in un contenitore di formazione e ricerca. Oggi tutto questo si è realizzato. Per noi la Facoltà di Medicina è una opportunità di formazione per gli studenti, ma soprattutto di assistenza per i cittadini molisani. Con il protocollo firmato oggi – ha concluso – portiamo a termine questo lungo percorso durato 20 anni”.

“Si tratta – le parole del rettore Gianmaria Palmieri – di un momento epocale nella giovane storia del Dipartimento Vincenzo Tiberio di Unimol e fondamentale anche per i gli utenti della sanità pubblica del territorio: vale a dire tutti i cittadini molisani.  L’auspicio – ha poi concluso – è che processi analoghi, nell’interesse di tutti, possano realizzarsi anche con strutture sanitarie private di eccellenza presenti in Molise: penso, in primis, alla Cattolica e al Neuromed”.


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