Domenico Rotondi
Il Parco Archeologico di Sepino è uno dei luoghi che più rappresentano le eccellenze culturali della ‘Bella Italia’, anche grazie ad un provvedimento istitutivo voluto e sostenuto da Dario Franceschini, nella qualità di ministro del precedente governo Draghi. Il Parco è Ente autonomo che comprende l’omonima area archeologica, con i resti dell’antica città romana sorta nella valle del Tammaro, e il Museo della Città e del Territorio.
Un unicum di qualità che rende quest’angolo del Molise un luogo di pregio per gli amanti della ricerca storica e del benessere esistenziale, giacché i tanti visitatori hanno la possibilità di immergersi in una dimensione territoriale affascinante, ripercorrendo gli antichi cammini ancora ricchi di salubrità ambientale, originalità architettonica ed identità storica.
Perciò la dirigenza tecnica dell’ente ha inteso promuovere la presentazione del nuovo logo e della brand identity, riuscendo a mettere ulteriormente in luce lo straordinario patrimonio materiale ed immateriale custodito dalla terra matesina. Il progetto di valorizzazione è stato coordinato dal direttore del Parco, il dottor Enrico Rinaldi, di concerto con i funzionari e gli archeologi della dinamica struttura amministrativa, cosi come l’elaborazione sostanziale dell’intero pacchetto digitale è stata messa a punto dai professionisti qualificati dell’impresa culturale e creativa del Molise, JustMO’, validamente rappresentati dalla dottoressa Nella Rescigno.
Da qui un logo che, attraverso una rilettura attenta della topografia urbana di Altilia, evidenzia sia i collegamenti tratturali che gli elementi naturali posti alla base dell’area archeologica, riuscendo a colorire il tutto con appropriate tonalità cromatiche. Un lavoro puntuale che proietta il Parco verso una connotazione qualitativamente alta, senza dimenticare il senso della semplicità sannita.
Tale programmazione sarà arricchita, peraltro, dall’attivazione di un portale internet innovativo, capace di mettere in connessione la meravigliosa realtà del Matese molisano con la qualificata platea del turismo consapevole, in linea con i migliori programmi culturali europei. Pertanto, nel corso della piacevole presentazione non sono mancate domande e riflessioni da parte dell’attento pubblico presente, chiaramente dirette a stimolare l’azione delle altre istituzioni presenti sul territorio.
In tal senso, il direttore Rinaldi si è augurato di poter stabilire un rapporto proficuo con la prossima governance dell’istituito Parco Nazionale del Matese, purtroppo rimasto insabbiato sotto i colpi delle cattive politiche regionali. Infine, è stata annunciata, dagli organi direttivi dell’Ente culturale, una nuova campagna di scavi ad Altilia, capace di svelare il valore prezioso della piccola Pompei del Molise.