Storie di giovani / ‘Lost in Molise’, il video sta spopolando sul web. Sara Mignogna: “La regione andrebbe mostrata e valorizzata all’esterno. Dateci i mezzi, ci pensiamo noi”

Sara Mignogna

ANDREA VERTOLO

‘Lost in Molise’ questo il titolo dato da Sara Mignogna al suo video, realizzato per far conoscere le bellezze del nostro territorio e che da pochi giorni gira sui social network, ottenendo apprezzamenti da tanti molisani e non.

La giovane campobassana, laureata in cinema presso la “Rome University of Fine Arts”, si è ‘confessata’ a CBlive.

Come è nata l’idea di realizzare un video sulla tua regione? “In realtà – ci spiega Saraè da tanto che volevo realizzare un video sul Molise. Andare alla scoperta di un posto talmente piccolo e sottovalutato ma che in realtà nasconde tanto. Vivendo poi a Roma da cinque anni ho sentito più volte frasi del tipo “il Molise non esiste”. Quindi sia spinta da un sorta di senso di rivendicazione verso questa regione, ma anche da una forte voglia di scoprire cosa questa regione nascondesse ho deciso finalmente di avviare questo progetto. Così per una settimana ho girato dal mare alla montagna con la macchina in spalla, a volte stabilendo prima i luoghi, altre volte lasciandoci guidare dal sentiero. Parlo al plurale – racconta – poiché in alcuni luoghi ho avuto la compagnia di alcuni miei amici: Francesco Centracchio, Federico Civerra, Silvia Scocchera, Roberta Massarelli, Anna Contrafatto, e mio padre, che per un giorno intero mi ha portato su e giù per la regione. Tutti loro mi hanno supportato fin da subito, e per questo li ringrazio. Questo video inizialmente è stato un gioco, un esperimento, poi si è rivelato una vera e propria riscoperta di una regione che credo possa dare tanto, allo stesso tempo anche una riscoperta di me stessa, perdermi in quei silenzi che il nostro territorio offre è stato fantastico”.

Lavori nel mondo del cinema, credi che i canali multimediali siano una fonte importante per la valorizzazione di un territorio come il Molise? “Assolutamente sì. È assurdo che l’unico che sia venuto a girare un film in Molise sia Checco Zalone, per il solo scopo di prenderlo in giro. Il Molise – ha aggiunto l’autrice del video – ha un grande potenziale e potrebbe sfruttarlo benissimo. I canali multimediali potrebbero essere sicuramente un grande fonte di valorizzazione, ovviamente bisogna sapere cosa si vuole raccontare e come lo si racconta. Il festival del cinema di Casacalenda sono anni che sta lavorando da questo punto di vista e credo abbia raggiunto ottimi risultati. Ma questo non basta, le iniziative dovrebbero comunque partite anche dalla regione stessa e non aspettare che i giovani molisani scappino in altre regioni per realizzarsi. Noi giovani – ha poi sottolineato – possiamo metterci il talento, la passione e la voglia, ma non basta. La Regione dovrebbe darci i mezzi”.

La nuova generazione, spesso, è costretta a lasciare il Molise per mancanza di lavoro, credi che i giovani lontani dalla propria terra la possano salvare dal declino alla quale sembra destinata? “Come ho detto noi giovani siamo costretti a scappare, ebbene sì – ha sottolineato – non starò qui a parlare di quanto l’Università del Molise sia valida o meno. L’argomento che voglio toccare è un altro: le reali possibilità di crescita e realizzazione. Soprattutto per quelle persone che come me hanno scelto delle facoltà  artistiche, mi dispiace doverlo dire, ma in questa regione le possibilità sono pari a zero. Ed è un vero peccato, perché un territorio così bello non può essere così trascurato e demoralizzato rispetto al resto dell’Italia. Un territorio così – ha chiosato Sara Mignognadovrebbe, invece, essere la fonte di ispirazione di molti artisti di oggi, se solo fosse valorizzato un po’ di più e preso in considerazione”.

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