Favole rivisitate per riflettere sul concetto di giustizia. È questo il progetto portato avanti da numerosi avvocati di Campobasso che, attraverso l’associazione socio-culturale dei SenzAppello, portano sul palco il concetto di legalità.
Strappano sorrisi e applausi al pubblico trascinando in tribunale Pinocchio, il lupo cattivo, Peter Pan e i personaggi che ruotano intorno alle loro storie.
Il perché è presto detto e sono proprio gli avvocati prestati alla recitazione a raccontarlo. “Quotidianamente ci interroghiamo sui significati di giustizia e verità. Come essi possano cambiare e come tutti, in realtà, possiamo essere buoni o cattivi, perché in fondo spesso dipende solo da chi racconta la storia”.
Ecco che allora la riflessione diventa necessaria, soprattutto oggi quando, nell’epoca dei social che troppo spesso impongono pensieri stereotipati e il più delle volte la rete rappresenta il più feroce dei tribunali, invitare a ragionare diventa un obbligo morale che va però fatto “con leggerezza”, spiegano dai SenzAppello. Un gruppo di avvocati che non sale solo sul palco in maniera scanzonata e irriverente, ma porta avanti anche una serie di progetti nelle scuole, ovviamente con un altro approccio.
“Nel contesto scolastico portiamo in scena processi simulati, – raccontano gli avvocati – ovverossia il nostro modo di dare un semplice messaggio ai giovani: scegliete e sappiate scegliere, siate consapevoli delle vostre scelte e agite sempre secondo legalità. Ma quando saliamo sul palco, invece, ci prendiamo anche in giro, cercando di scardinare ogni assioma della nostra infanzia. Proviamo a divertire divertendoci, sovvertendo a volte le regole processuali”.
E a far divertire i SenzAppello ci sono davvero riusciti in un Teatro Savoia che lo scorso 12 maggio era praticamente sold out e ora sono pronti a replicare: si torna in scena l’8 giugno alle 20 sempre al Teatro Savoia di Campobasso.
I biglietti possono essere acquistati su live ticket oppure al tabacchino Picciano di via Marconi.
Dunque, che il processo abbia inizio: ma questa volta alle favole!
