Dalle uova ai prodotti caseari, dal vino all’olio per passare poi alle carni e alle marmellate, senza dimenticare il vasto assortimento di piante e fiori all’interno del vivaio. È partita nel migliore dei modi, con grande entusiasmo da parte degli alunni dell’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale ‘Pilla’ di Campobasso, la quarta edizione della ‘Festa di Primavera’ organizzata per concludere l’anno scolastico degli studenti e per dare la possibilità a tutti di conoscere il lavoro importante di una scuola che si occupa di coltura e trasformazione delle materie prime in campo alimentare, prestando particolare attenzione alla qualità e tracciabilità dei prodotti che caratterizzano e valorizzano un territorio.
Tanti i ragazzi disposti a spiegare al pubblico, accorso per l’occasione, la provenienza e i metodi di lavorazione e conservazione degli alimenti esposti, consapevoli dell’importanza del percorso di studi scelto e portato avanti con entusiasmo.
“La nostra – le parole di un alunno dell’Istituto – non è una scuola di serie ‘B’ ma è al pari di tutte le altre. In questo stand, ad esempio, vendiamo carne fatta da noi e chi ha attività produttive porta in vendita qui i propri prodotti. I prezzi sono quelli di mercato perché ciò che andiamo ad offrire – conclude lo studente – è anche la qualità certificata”.
Soddisfatta per l’affluenza di visitatori, la professoressa Santina Mignogna ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro scolastico dei suoi alunni. “ Questa – ha detto la docente – è una festa che offre ai nostri ragazzi la possibilità di far vedere cosa sono in grado di fare. Invitiamo tutte le scuole a partecipare per mostrare dal vivo il processo di trasformazione del latte, ad esempio. C’è la possibilità di degustare i prodotti esposti negli stand dei nostri alunni che hanno aziende e vendono prodotti propri. Inoltre, c’è l’apposito spazio dedicato della nostra azienda agricola, con i prodotti che vengono raccolti qui, dal vino alle verdure, olio, marmellate. La caratteristica di questa scuola – conclude l’insegnante – è andare a vedere il processo di trasformazione di qualsiasi alimento nel rispetto della salute, dell’ambiente e dell’essere umano. Oggi c’è più voglia di sapere, c’è più consapevolezza del benessere che un’alimentazione corretta e sana apporta”.
Oggi, grazie anche al maggior interesse che gli stessi mass media riservano al cibo e alla corretta alimentazione per la prevenzione di patologie importanti, il lavoro agricolo e quello delle piccole aziende, artigianali o biologiche, sta assumendo un’importanza crescente agli occhi dell’attuale consumatore e a spiegare il motivo di questo cambiamento concettuale è il Presidente regionale di Coldiretti Molise, Tommaso Giagnacovo: “Fino a pochi anni fa c’era il mal pensare dell’agricoltura. Si immagina il contadino con la zappa, ma le cose sono cambiate. Adesso, ragazzi anche laureati, stanno cominciando a vedere con grande interesse il mondo dell’agricoltura che in questo momento è a tutti gli effetti un’agricoltura innovativa. Si comincia a pensare al marketing, al brand, alla qualità, alla valorizzazione del luogo, perché, quando esportiamo un prodotto, noi esportiamo il territorio. Oggi – continua Giagnacovo – è la dimostrazione, con l’esempio di questa scuola aperta al pubblico, che se si crede in quello che si fa, c’è un futuro per le aziende agricole. Qui si produce a chilometro zero e tuteliamo il consumatore. Speriamo che possa ripetersi l’esperienza più volte l’anno per dare occasione di vendere prodotti di stagione. I prodotti all’estero costano di meno perché ci sono meno controlli e perché si usano sostanze chimiche che vanno ad inficiare la qualità del prodotto. I nostri prodotti sono sottoposti a controlli importanti e possiamo garantire la qualità e naturalezza di ciò che mettiamo sul mercato”.