Paesi in corto, Percorsi e Frontiere. Il risultato del concorso Paesi in lungo, dedicato al premio del pubblico per le opere prime e seconde, sarà reso noto domani, al termine del conteggio delle schede votate dagli spettatori.
Per la sezione Frontiere – Premio Giuseppe Folchi, il concorso riservato ai documentari, la Giuria composta dalla regista Antonietta De Lillo, dal produttore Dario Formisano e dal regista Luca Scivoletto aggiudica il premio come miglior film documentario a Goodbye Darling, I’m off to fight/Ciao Amore un bacio e vado a combattere di Simone Manetti. A partire da una delusione amorosa la modella Chantal Ughi comincia a praticare Thai Boxe per sfogare la rabbia. La giuria ha premiato il documentario perché racconta “una storia intima ed epica allo stesso tempo, che racconta le contraddizioni, i fallimenti, le scelte di una donna in fuga da se stessa. Un cinema della realtà che utilizza in modo estremamente raffinato tutti gli strumenti della grammatica cinematografica per costruire un racconto di grande impatto visivo ed emotivo”.
Una menzione è andata a Loro di Napoli di Pietro Li Donni dedicato alla squadra di calcio di migranti partenopei provenienti dall’Africa e dal Sud America composta da italiani di seconda generazione e napoletani che giocano nel campionato campano. Un film che riesce a raccontare – la motivazione della Giuria – le difficoltà di una società multietnica attraverso le vicissitudini di una squadra di calcio. Un racconto che ha il grande pregio di creare empatia nei confronti dei personaggi senza nessuna retorica.
Per la sezione dei corti internazionali – Paesi in corto, la giuria composta dall’attrice Flonja Kodheli, dal critico Federico Pedroni e dal regista Thomas Woschitz ha aggiudicato il primo premio per il miglior cortometraggio a Fata Morgana, corto sino-americano di Amelie Wen “per la capacità di costruire in 20’ una storia forte che propone più livelli interpretativi; le preoccupazioni della protagonista sono pratiche, mentre il suo dolore è universale. Un film molto composto che non cede mai ad eccessi di sentimentalismo”.
Due menzioni speciali sono andate al belga Toutes nuancées di Chloé Alliez e al tedesco In the distance di Florian Grolig.
La giuria ha deciso di attribuire ad entrambi i film di animazione una menzione speciale che vuole sottolineare la vitalità di un cinema libero e originale declinato in stili e toni diversi. Un piccolo miracolo di creatività.
Per la sezione “Percorsi. Corti italiani” la Giuria composta dai registi Vincenzo Marra, Roberto de Feo e Karen di Porto ha assegnato il primo premio per il miglior corto a Bellissima di Alessandro Capitani “per la capacità di raccontare una storia, facendo entrare lo spettatore nel mondo, nelle speranze e nelle pochezze dei suoi protagonisti, rendendoli vivi e reali, e riuscendo con mano felice nel difficile compito di tenere un buon ritmo in un solo luogo. Due menzioni speciali sono andate a Quasi Eroi di Giovanni Piperno perché “ha un bello sguardo nella coniugazione di location, cast, uso del bianco e nero e dei tempi rarefatti di una cinematografia nostrana antica, con un tocco leggero e mai invadente”.
L’altra menzione speciale è andata a Tutte le cose sono piene di lei di Maria Tilli perché il cortometraggio “si nutre di una lezione della tradizione del cinema rurale italiano, ormai un po’ persa, che la regista riprende con maestria nel suo racconto per immagini dello scorrere del tempo”.
Per la sezione Paesi in lungo, dedicata alle opere prime e seconde, con premio del pubblico, il vincitore sarà reso noto domani, al termine del conteggio delle schede, così come il premio del pubblico per i cortometraggi.
Il Festival è diretto da Federico Pommier Vincelli, ha il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ed è promosso da Regione Molise e Comune di Casacalenda. Collaborano i Comuni di Campobasso, Motenero di Bisaccia, Ururi e Venafro. Collaborano inoltre le aziende La Molisana, Biosapori, La Fonte nuova, la cooperativa Nardacchione, l’occhialeria di Fonzo, Afic, Fondazione Cineteca Italiana, Kalenarte, Maack e la Fondazione Caradonio di Blasio.