La premiazione del concorso, dedicato agli studenti delle scuole superiori, chiude l’evento del novembre 2016 in occasione della ‘Settimana contro la violenza e le discriminazioni’, quando, insieme al lancio del concorso letterario, l’Associazione Culturale ‘Campobasso Live – La città in diretta’ ha organizzato sul tema, in Piazzetta Palombo, anche una mostra fotografica, con gli scatti della giovane fotografa Valentina Fusiello.
Tre saranno gli studenti premiati con una targa: i primi classificati delle sezioni ‘Racconto’, ‘Poesia’ e ‘Il premio della critica’. Per gli altri ci sarà la consegna di una pergamena di partecipazione.
A giudicare i lavori presentati, una giuria al maschile composta da giornalisti delle testate locali: il presidente Giuseppe Pittà (TLT Molise), Giuseppe Formato (CBlive), Pasquale Bartolomeo (IsNews), Mimmo di Iorio (Il Quotidiano del Molise), Gino Calabrese (fotoreporter) e Nicola Fierro.
A leggere gli elaborati vincitori ci sarà l’attore Francesco Vitale, mentre la giornalista Fabiana Abbazia illustrerà come è nata l’idea del concorso e le sue finalità.
Prima della premiazione si svolgerà, con gli studenti delle scuole presenti, un dibattito, al quale prenderanno parte il giornalista Giuseppe Formato, che parlerà di ‘Una battaglia comune: l’alfabetizzazione digitale per combattere le fake news’; la presidente dell’Associazione ‘Liberaluna’ Onlus, Maria Grazia La Selva, che relazionerà su ‘Il fenomeno della violenza contro le donne. Esperienza diretta sul territorio’; e l’avvocato Manuela Abbazia, la quale spiegherà agli studenti ‘Quando le parole si configurano come reato’.
Toccherà al presidente della giuria, Giuseppe Pittà, spiegare le motivazioni delle scelte effettuate dai giornalisti, che hanno espresso le proprie preferenze sui racconti e le poesie degli studenti.
“Approfitteremo della premiazione del concorso letterario ‘Parole che uccidono’ – ha affermato l’assessore comunale alla Cultura e Pari Opportunità, Emma de Capoa – per tornare a parlare agli studenti del fenomeno della violenza contro le donne, un problema culturale, che va affrontato sin dalle giovani generazioni. Gli elaborati sono stati tutti di ottima qualità, segno questo che i ragazzi che hanno partecipato al concorso lo hanno fatto con spirito propositivo e già eruditi su questo fenomeno”.