Riprodurre tutti i suoni di una batteria o di altri strumenti attraverso l’utilizzo della bocca e della voce. È questa la tecnica del beatboxing, mentre viene definito beatboxer colui che la utilizza. Proprio come Ludovico Serra, giovane beatboxer campobassano che a CBlive ha raccontato la sua storia nel mondo della musica. Una passione che lo ha portato a vivere esperienze importanti sin dai 24 anni.
Già da piccolo, infatti, la musica è entrata a far parte del suo mondo, i primi passi in questo settore li ha compiuti seguendo le orme di famiglia: in modo particolare grazie a suo padre che lo ha portato con sé a vivere un contesto musicale, conoscendo vari artisti e assistendo ai concerti.
Il suo spirito creativo lo ha poi condotto a iscriversi al Liceo musicale, ma la scintilla è scoppiata un giorno quando, scorrendo i video di YouTube, Ludovico si è imbattuto in un video di un ragazzo francese. “Un beatboxer, – racconta – che ha partecipato a un talent show. Mi è piaciuta la sua performance e ho voluto subito imparare a fare quei suoni che per me erano incredibili”.
Con tanto esercizio, le sue abilità sono migliorate nel tempo, fino a pensare a dei progetti personali per affermarsi nel mondo della musica e, in particolare, in questo ambito.
Negli ultimi tempi Ludovico, ha così avuto modo di confrontarsi con altri artisti del campo, partecipando ad eventi organizzati da Italian Beatbox Family dove tanti ragazzi provenienti da tutta Italia si esibiscono. “Ho preso parte sia a degli eventi online organizzati sempre da Italian Beatbox Family, sia alle vere e proprie nazionali a Bologna”, dice Ludovico.
Dal Molise all’Emilia (e viceversa), quindi, Ludovico può permettersi anche di fare un raffronto tra altre zone d’Italia e il contesto regionale che vive quotidianamente e dove sembra esserci “poca disponibilità dell’ambiente artistico e poche situazioni dove ci si può permettere di esprimere l’arte insieme agli altri”.
Ma il risvolto di vivere in una città tranquilla come Campobasso è, però, anche quello di “avere più tempo per imparare bene affinché, una volta pronto, – dice – potrò farmi notare. Inoltre, un simile contesto mi permette di conoscere meglio me stesso con l’obiettivo di migliorarmi sempre”.
Per sopperire alla mancanza di spazi condivisi poi c’è sempre la tecnologia: i social aiutano ad eliminare le barriere di spazio e tempo, i contenuti rimangono fruibili, in modo che in ogni momento tutti vi possono accedere. “I social permettono di collegarci con tante persone ed è una fortuna far vedere quello che sai fare a tutti coloro che dal vivo non potresti incontrare facilmente e questo è molto importante”, dice.
Le esperienze che la musica dà la possibilità di vivere sono molteplici, infatti lo dimostra anche Ludovico parlando del suo rapporto con l’arte: un mondo, quello della musica, che lega ogni strumento e ogni stile all’altro, senza escludere ciò che potrebbe essere lontano dai canoni di un determinato genere. Ludovico stesso ne è un esempio: da beatboxer una delle sue esperienze più importanti è stata quella di assistere ad un concerto di musica classica perché “la musica è un linguaggio unico, può essere diverso il genere, però il messaggio rimane, quello di esprimere le proprie idee e i propri sentimenti. E quando sono andato ad assistere a un concerto di musica classica io ho sentito, ad esempio, le intenzioni del pianista attraverso la musica. Ed è proprio in quella situazione che ho capito davvero cosa vuol dire esprimersi con la musica”.
Nel campo del beatbox, per Ludovico poi le ultime nazionali, tenutesi a novembre 2022, sono state una delle esperienze più belle: conoscere dei campioni mondiali e avere la possibilità di farsi giudicare, sfidando per la prima volta altri avversari dal vivo è stato particolarmente importante ed entusiasmante.
Ad oggi i suoi programmi prevedono un primo lavoro su internet con la pubblicazione di video online e successivamente si pensa ad un progetto live.
Per Ludovico imparare mettendosi all’opera rimane sicuramente il modo migliore per continuare a inseguire i propri sogni.
Federica Prezioso