MARIA CRISTINA GIOVANNITTI
Era lo stesso dottor Antonio Cardarelli che, illo tempore, consigliava ai suoi pazienti di curare i malanni di stagione e soprattutto i sintomi da raffreddamento con lo ‘Scattone’. In questa domenica di marzo, ancora tanto invernale per la neve e le temperature gelide, ce lo ripropone il cuoco Giuseppe Notarangelo.
Lo ‘Scattone’ è un classico della cucina molisana invernale, sia per le sue capacità curative, che per la semplicità della preparazione dove basta il vino rosso, acqua di cottura e una spolverata di pepe. Una pietanza molto povera, di origine contadina: oggi si è perso l’uso di prepararla per scopi curativi ma resta nella tradizione molisana e si può portare in tavola magari come un consommè rustico.
Come da tradizione lo ‘Scattone’ “apr lu stommacc” per cui si può ancora contare sulla sua dote migliore: quella di aprire lo stomaco favorendo la secrezione di succhi gastrici.
Ecco la ricetta dello ‘Scattone’:
Ingredienti: vino rosso, acqua di cottura della pasta, da usare possibilmente pasta fresca per una maggiore corposità del “brodo” e una spolverata di pepe o “diavolillo” tritato.
Preparazione: prelevate a metà cottura dalla pentola in cui sta cuocendo la pasta alcuni mestoli dell’acqua di cottura, con qualche pezzo di pasta – da preferire pasta corta tipo “taccozze” o “sagne”. Dopodiché versateli in una ciotola ed aggiungetevi il vino rosso. Una spolverata di pepe e il vostro ‘scattone’ è pronto. Consiglio di bere la “broda” caldissima.
Buon appetito.