La guerra allo specchio è il romanzo del giovane scrittore Daniele Altina, nato a Frosolone e oggi insegnante a Roma. Il suo libro racconta la Seconda guerra mondiale, non solo dal punto di vista puramente storico, ma anche letterario e, a tratti, piscologico.
I due protagonisti della grande guerra, Adolf Hitler e Josip Stalin, sono messi a confronto: due dittatori, due personalità forti che, nonostante le opposte prese di posizione politiche e belliche, sembrano avere qualcosa in comune. Forse una passione che ambisce, inevitabilmente, al potere e al controllo.
Daniele Altina ha iniziato a scrivere il suo libro in territorio molisano, partendo dalla traduzione di alcuni trattati storici e continuando la stesura del suo romanzo a Roma.
La lunga bibliografia e sitografia che si trova nelle ultime pagine del suo libro indicano un intenso lavoro di lettura e ricerca. Infatti, come già anticipato, La guerra allo specchio non è un semplice romanzo storico: mettere a confronto le due personalità di Adolf Hitler e Josip Stalin ha richiesto uno studio approfondito che, pagina dopo pagina, affascina il lettore grazie alle dettagliate descrizioni e curiosità che caratterizzano la scrittura del giovane autore molisano.
Dunque, la storia si intreccia con la vita dei due dittatori e il risultato è un romanzo di piacevole lettura: uno scorrere degli avvenimenti che sembrano accadere, in quel momento, davanti agli occhi del lettore. “Ho lavorato in modo che creassi una storia un po’ diversa perché su Stalin ed Hitler hanno scritto di tutto e di più, esistono saggi, opere, afferma Daniele Altina, io ho cercato di andare a fondo nella storia dei due soggetti, cioè parlare di Stalin ed Hitler vuole dire parlare dei primi anni del ‘900 e della Seconda guerra mondiale e, piano piano, sono entrato dentro, ho cominciato a scavare nelle loro vite e, quindi, sono andato a ripescare alcune “chicche” nelle biografie di alcuni protagonisti di quel periodo, ad esempio dal libro di Ribbentrop”.
Il riferimento a questo libro non è casuale perché è proprio Joachim von Ribbentrop, artefice del patto (Molotov-Ribbentrop) di non aggressione tra Germania e Russia, uno dei protagonisti della Seconda guerra mondiale e, attraverso la sua biografia, è stato possibile ricavare delle notizie, dei dialoghi e dei dettagli, importanti per tessere il filo della storia e utilizzarle nel romanzo. Infatti, come sostiene Daniele Altina “sono dettagli ai quali non viene dato peso nella storia che siamo abituati a conoscere e a studiare, ma secondo me sono proprio questi piccoli eventi che portano poi a capire la storia nel suo complesso”.
La stesura di un libro richiede molto tempo e un romanzo storico così colmo di dettagli e racconti non poteva essere da meno. La scrittura del romanzo è iniziata nel 2016, come racconta l’autore, con un lavoro di riscrittura e traduzione dei trattati storici; successivamente si concretizza l’idea dell’autore di confrontarsi con il testo di Tolstoj, Guerra e pace, aggiungendo all’interno delle sue pagine anche delle somiglianze tra Hitler e Napoleone. Infine, nell’ultima fase della rilettura il romanzo si è completato con le suddette ricerche biografiche sui protagonisti della Seconda guerra mondiale. Tutto ciò ha fatto sì che ‘La guerra allo specchio’ possa risultare un testo ricco di ricerca storica e letterale caratterizzato da uno stile che riprende lo storytelling: l’arte di raccontare le storie, utilizzato come metodo narrativo per definire gli eventi e spiegarli secondo una logica di senso.
Daniele Altina ha vinto il terzo posto al Premio Michele Buldrini 2021, il concorso letterario regionale, con un suo racconto dal titolo ‘Il tempo con te’. Nei progetti dello scrittore è viva l’idea di partecipare di nuovo al concorso con i suoi racconti.
Non solo, l’autore de La guerra allo specchio è anche al lavoro per una raccolta di poesie che speriamo si possano leggere il prima possibile, insieme alla pubblicazione di nuovi romanzi storici firmati dal suo ottimo stile narrativo.
Federica Prezioso