Il periodico a tiratura nazionale, infatti, ha dedicato due pagine, la 106 e la 107, all’ex presidente del Consiglio regionale del Molise e alla struttura che oggi dirige, attraverso un articolo dal titolo “Altro che topi da laboratorio! I ricercatori ora sono vicini alla gente”.
“Lanciamo giovani, andiamo nelle scuole e nelle piazze. Solo così le scoperte diventano un bene per tutta la nostra società” sono le dichiarazioni di Pietracupa, riportate nel sommario.
L’articolista Cataldo Calabretta dedica spazio alla storia della Fondazione Neuromed “sin dal 2002 protagonista con programmi di formazione professionale, di supporto alle università e di educazione sanitaria, divulgando i risultati della ricerca scientifica nel campo delle neuroscienze”.
Pietracupa, nell’articolo spiega, come “grazie ai ricercatori dell’Irccs, la Neuromed vanti il raggiungimento di numerosissimi obiettivi, che pongono la struttura tra le prime in Italia per produzione scientifica”.
“La formazione – ha spiegato Mario Pietracupa – avviene tramite la convenzione con le Università di Tor Vergata e La Sapienza, ma anche tramite i protocolli d’intesa con le scuole, accogliendo le scolaresche a Pozzilli, facendo conoscere il mondo della ricerca di base”.
Pietracupa ha spiegato l’importanza di partire dalle giovani generazioni per elevare la qualità della cultura della ricerca.
“Investire nella ricerca e credere in essa – ha affermato Pietracupa – ed è la sete di conoscenza a migliorarci in ogni settore. Avvicinare il cittadino al ricercatore e far capire alle persone che questi professionisti non sono topi da laboratorio. La ricerca è stata sempre sottovalutata in Italia”.
Il presidente della Fondazione Neuromed ha chiuso l’intervista, spiegando il progetto internazionale Cyber Brain, rispondendo alla domanda del giornalista su come faccia a conciliare il ruolo istituzionale con quello manageriale.
“Offrire una sanità di qualità – ha chiosato Pietracupa – si collega alla volontà di promuovere iniziative per la cittadinanza, divulgano i risultati della ricerca scientifica e formando le giovani generazioni. Se non fossi convinto che tutto questo fosse indispensabile non potrei mai perseguirlo con lo stesso impegno. Umanità e solidarietà sono le caratteristiche e gli ingredienti del nostro lavoro”.