Il programma del sabato di Molise Cinema inizia con gli appuntamenti dedicato a Nino Manfredi con la proiezione di Pane e cioccolata di Franco Busati. A seguire la consueta programmazione dei corti internazionali con i vari titoli: aesi in corto. O Cordeiro De Deus/The Lamb of God, di David Pinheiro Vicente; Winter Colours diretto da Adrianna Wieczorek; Kubra, di Mélanie Trugeon; Bracha, diretto da Aaron Geva, Mickey Triest; Pain, di Anna Rose Duckworth. Invece per il concorso corti italiani sono stati presentati: Gas station, di Olga Torrico; Accamòra, di Emanuela Muzzupappa; Amarena, diretto da Alberto Palmiero; Il gioco, di Alessandro Haber; Mila, di Cinzia Angelini.
La protagonista della serata nell’arena di Casacalenda è stata Jasmine Trinca. La brillante e dinamica attrice ha parlato della sua carriera, facendo riferimento agli esordi con Nanni Moretti e a seguire fino ai suoi ultimi lavori.
L’incontro con Jasmine Trinca è stato organizzato in occasione della presentazione del libro ‘Uno sguardo altro’ scritto da Federico Pedroni e Federico Pommier Vincelli.
Il libro raccoglie diversi saggi sulla carriera di Jasmine Trinca che si dimostra emozionata alla presentazione del libro a lei dedicato.
Durante l’incontro sono stati tanti i momenti in cui l’attrice ha ricordato tanti nomi del cinema e con i quali ha collaborato. In particolare, i riferimenti sono stati rivolti anche alruolo che ha il cinema nella società.
D’altronde i film in cui l’abbiamo vista protagonista trattano delle tematiche sociali molto importanti e hanno avuto un riscontro positivo nei confronti del pubblico. Nel film ‘Miele’ diretto da Valeria Golino si tratta il tema dell’eutanasia e Jasmine Trinca, nei panni di Irene, aiuta le persone con i suicidi assistiti. “Senza dubbio il film di Valeria non pone la questione politica, ma fa talmente vibrare e sicuramente nuoce”, afferma l’attrice.
Un secondo film che ha segnato la carriera di Jasmine Trinca è ‘Sulla mia pelle’, con Alessandro Borghi e diretto da Alessio Cremonini. Sulla mia pelle racconta la storia di Stefano Cucchi e Jasmine Trinca interpreta la sorella, Ilaria Cucchi che ha seguito con forza la battaglia per la giustizia. “Il film da voce a Stefano Cucchi che fino ad ora è stato testimoniato dal coraggio di questa donna, però lui non aveva voce e sul finale del film c’è un momento molto commovente in cui si sente la voce di Stefano Cucchi. La voce di Alessandro Borghi è estremamente somigliante ed è come se Stefano avesse avuto voce in sala”, dice Jasmine Trinca. La risposta dal basso ha scosto in modo particolare la coscienza e questo è motivo di orgoglio per l’attrice. Per questo film Jasmine Trinca ha ricevuto la candidatura come attrice non protagonista ai David di Donatello.
I nuovi progetti dell’attrice coinvolgono diverse collaborazioni e a Molise Cinema il pubblico ha potuto apprezzare uno dei suoi ultimi lavori nei panni da regista: il cortometraggio “Being My Mom”, dedicato a sua mamma e con la presenza attoriale di Alba Rohrwacher.
Proprio lei, Alba Rohrwacher, è stata la protagonista del lungometraggio proiettato dopo l’incontro con Jasmine Trinca, dal titolo Sous le ciel d’Alice di Chloé Mazlo. Il film racconta la storia della guerra in Libano attraverso la storia di una famiglia alle prese con tanti progetti da realizzare, ma interrotti dal combattimento civile. L’amore e l’unione familiare saranno le uniche colonne che la guerra non potrà scalfire.
Un pubblico sempre più numeroso quello di Molise Cinema che aspetta di vedere i vincitori dei cortometraggi e dei lungometraggi domenica sera in arena.
Federica Prezioso